ROMA – “Sono furiosa. Da due anni e mezzo stiamo riportando legalità e trasparenza nel governo di Roma per poi scoprire che qualcuno, invece di giocare in squadra con noi, pensava ai suoi interessi personali e non al bene della città”. Lo dice la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un’intervista al Messaggero in merito all’arresto del presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito. “Io e la mia maggioranza andiamo avanti determinati e compatti. C’e’ un programma da portare a termine. L’ho detto anche ai consiglieri, c’è un progetto comune”, aggiunge.
“Meschine insinuazioni in un momento così difficile per il Movimento a Roma. A De Vito dissi di dimettersi se indagato nell’indagine sullo Stadio. Altri hanno invece dato piena fiducia a Giampaoletti indagato per concussione per la vicenda Ama. Io non faccio sconti a nessuno!”. Lo scrive su twitter Roberta Lombardi, capogruppo M5S in regione Lazio. Il riferimento è alle parole della sindaca Virginia Raggi.
Bonafede: “Accuse a De Vito troppo gravi per restare nel M5S”
“De Vito avrà modo di difendersi e sostenere le proprie ragioni davanti ai magistrati. Le sue responsabilità penali riguardano lui, ma la responsabilità politica riguarda tutti noi, e abbiamo ritenuto che le accuse e i contesti emersi dall’inchiesta lo pongono fuori dal Movimento”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in merito all’arresto del presidente dell’Assemblea Capitolina. Un quadro che non è paragonabile con il processo alla sindaca Virginia Raggi: “Non erano mai emersi fatti cosi’ gravi. Il processo a carico della sindaca di Roma riguardava un presunto reato molto diverso, e in ogni caso il nostro codice le avrebbe imposto le dimissioni se fosse stata condannata in primo grado. Qui si parla di corruzione, materia su cui non si scherza e l’abbiamo dimostrato approvando la legge Spazzacorrotti”, aggiunge.
(LaPresse)