Bce: “Italia unico paese dell’Euro con il costo del debito sopra la crescita del Pil”

Per Coeuré l'Italia è in una congiuntura difficile, non per colpa dell'euro

LP / AFP PHOTO / Daniel ROLAND

MILANO – L’Italia è l’unico Paese nell’aria euro che nel 2017 ha registrato un differenziale positivo tra il tasso di interesse medio corrisposto dalle amministrazioni pubbliche a fronte del proprio debito e il tasso di crescita nominale dell’economia. Condizione per cui diviene necessario un avanzo fiscale primario per stabilizzare o ridurre il rapporto debito pubblico/Pil. Lo rileva nella nuova edizione del suo Bollettino economico la Bce, citando le previsioni dell’autunno 2018 della Commissione europea. Sebbene le proiezioni prevedano un aumento del differenziale in 12 paesi dell’area entro il 2020, sottolinea Francoforte, questo valore dovrebbe rimanere in territorio negativo per tutti i paesi, a eccezione dell’Italia.

Per Coeuré l’Italia è in una congiuntura difficile, non per colpa dell’euro

“Economicamente parlando, l’Italia è in una congiuntura difficile”. Lo osserva Benoit Coeuré, membro del consiglio esecutivo della Bce, in un’intervista al Corriere della Sera. “E’ l’unico paese dell’area euro che sta sperimentando una recessione tecnica. E non ha visto un miglioramento nel mercato del lavoro, e questo è un ulteriore elemento che la separa dalle altre economie dell’euro”, prosegue Coeuré, aggiungendo che “nel più lungo periodo, il problema dell’Italia è ben noto: la crescita della sua produttività”. Secondo l’esponente della Bce, comunque, nessuna di queste difficoltà è dovuta all’euro. “Altrimenti sarebbe un problema generale in tutta l’eurozona”, conclude, segnalando che “l’Europa è una risorsa per le nostre economie”.

(LaPresse)

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