Stanato il ras Salvatore Lazzaro. Era irreperibile da oltre due mesi

Scovato in una casa di campagna a Giugliano, nell’abitazione droga, pistola e proiettili. Presa anche la moglie Francesca Ivone. I due erano percettori del Reddito di cittadinanza

NAPOLI – Non se lo sono fatti sfuggire. I carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato Salvatore Lazzaro, 28enne, ritenuto elemento di spicco del clan Puccinelli operante nel rione Traiano e zone limitrofe. Lazzaro era irreperibile dallo scorso 13 settembre, giorno della sua scarcerazione, quando sfuggì a un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria partenopea. Si diede alla macchia appena uscito dal carcere dopo sei anni di reclusione. Stavolta non è riuscito a evitare le manette. Su di lui pendeva un ordine di carcerazione per i reati di violenza e minaccia, lesioni personali aggravate – per fatti commessi nel 2013 – porto e detenzione illegale di armi e furto commessi nel 2016 per favorire la compagine camorristica di cui faceva parte.

Il blitz

L’arresto di Lazzaro è arrivato a conclusione di una brillante operazione dell’Arma dei carabinieri. Un’operazione chirurgica eseguita non nel rione Traiano e nemmeno nel territorio del capoluogo, ma in provincia, per la precisione a Giugliano. In mattinata i militari lo hanno localizzato in una casa di campagna a Licola. Quando hanno fatto irruzione, Lazzaro era in compagnia della moglie, Francesca Ivone, un cognome pesante, un cognome che fa rima con camorra. La localizzazione da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Napoli si inquadra nell’ambito di un’articolata indagine partita dal settembre scorso e coordinata dal pool anticamorra della Procura della Repubblica di Napoli. Una volta entrati nell’abitazione di campagna, i militari hanno setacciato ogni passato al setaccio ogni angolo dell’immobile. Durante le fasi della cattura sono stati trovati e sequestrati più di 4mila euro in contanti, una pistola 9×21 con matricola abrasa, una cinquantina di proiettili, 108 grammi di cocaina e pochi grammi di hashish. Quanto basta per rimediare nuove accuse. Per questo motivo è stata infatti arrestata anche la consorte di Lazzaro, la Ivone, incensurata ma legata da vincoli di sangue con il clan Ivone. La donna risponderà insieme al marito di detenzione abusiva di armi e detenzione di droga ai fini di spaccio. Non era finita lì. Dai successivi accertamenti è emerso infatti che i coniugi fossero entrambi percettori indebiti del Reddito di cittadinanza. Si va verso la revoca del beneficio. La 30enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari mentre l’uomo è ora in carcere dove dovrà scontare la pena di cinque anni e tre mesi di reclusione. Fuggiva da oltre due mesi, Lazzaro, e con sé aveva una pistola: forse temeva incursioni di sicari di altre organizzazioni criminali. Compito degli investigatori, adesso, sarà ricostruire gli ultimi 73 giorni del 28enne, soprattutto scoprire l’eventuale rete di fiancheggiatori che ne ha favorito questo periodo vissuto nell’ombra.

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