Migranti, Lukashenko: da Minsk nessun rimpatrio forzato

Belarusian President Alexander Lukashenko addresses the Parliament in Minsk, Belarus, Wednesday, May 26, 2021. Lukashenko is defending his action to divert a European flight that triggered bruising European Union sanctions and accused the West of waging a "hybrid war" to "strangle" the ex-Soviet nation. On Sunday, May 23, 2021, Belarusian flight controllers ordered a Ryanair jetliner flying from Greece to Vilnius to land in the country's capital, Minsk because of a bomb threat and a Belarusian fighter jet was scrambled to escort the plane. (Sergei Shelega/BelTA Pool Photo via AP)

MILANO – “Non vi costringeremo a fare ciò che non volete fare”, “in nessun caso vi arresteremo, metteremo su aerei e rimanderemo a casa, se non lo volete”. Lo ha dichiarato il presidente autoritario della Bielorussa, Aleksander Lukashenko, secondo l’agenzia Belta, rivolgendosi ai migranti bloccati al confine tra il suo Paese e la Polonia, dove ha visitato un centro logistico di Bruzgi allestito temporaneamente per accogliere i profughi. L’agenzia Tass ha aggiunto che Lukashenko ha detto ai migranti che “i loro destini non saranno politicizzati”. “Che cosa possiamo fare per voi? Capite però che non possiamo iniziare una guerra per creare un corridoio con cui attraversiate la Polonia verso la Germania”, ha detto, dichiarando che “le persone dall’altra parte del confine sono impazzite”.

(LaPresse)

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