Stefani: “Cambio di passo sui vaccini ai disabili, in Italia serve una rivoluzione culturale”

L'intervento della ministra per le Disabilità

Erika Stefani (Foto Vincenzo Livieri - LaPresse)

MILANO – “Riconoscere la priorità vaccinale per le persone con disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104 e ai loro familiari e caregiver è stata la prima azione del mio mandato e il primo risultato concreto del governo Draghi. Risultato ottenuto grazie al lavoro in sinergia con il ministro Speranza e scaturito dall’ascolto delle associazioni maggiormente rappresentative del mondo della disabilità. Continuerò a monitorare di persona su questo e infatti ho in programma, già nelle prossime settimane, di recarmi presso un hub vaccinale con percorso dedicato ai soggetti più vulnerabili. A oggi, secondo l’ultimo report pubblicato, i soggetti fragili e caregiver vaccinati in Italia sono 2.966.763”. Così la ministra per le Disabilità Erika Stefani in un’intervista a La Stampa.

“Siamo pronti a distribuire 7 milioni di mascherine trasparenti, di cui 3,5 milioni già nel mese di maggio, presso scuole, ospedali, uffici pubblici e tutti i luoghi dove sono presenti persone con disabilità uditiva”, afferma, “il futuro del nostro Paese dovrà essere disability friendly. Oggi un’azienda definita green, per aver adottato criteri specifici, è ritenuta più appetibile e più performante.

Dobbiamo attuare una vera rivoluzione culturale che incentivi le aziende a distinguersi anche sotto il profilo di inclusione e accessibilità, creando occasioni di lavoro per le persone con disabilità”. “Mi piace definirlo bollino blu in risposta o in linea con il bollino green. Il blu è inoltre il colore della campagna di sensibilizzazione dell’autismo”, spiega Stefani.

(LaPresse)

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