KARTARPUR – Centinaia di sikh indiani hanno fatto uno storico pellegrinaggio in Pakistan, attraversando il confine per raggiungere uno dei luoghi più sacri per la loro religione, a seguito di un accordo tra i due Paesi. I fedeli hanno marciato da Dera Baba Nanak, in India, all’ufficio immigrazione per entrare nel corridoio di sicurezza in Pakistan, in un raro esempio di collaborazione tra i due Paesi, rivali da decenni. I pullman, sul lato pakistano, hanno portato i fedeli al santuario del fondatore del sikhismo, Guru Nanak, nel Kartapur. Tra i primi pellegrini c’era anche l’ex premier indiano, Manmohan Singh, che ha parlato di “grande momento”.
L’evento
Il premier Narendra Modi ha ringraziato l’omologo pakistano Imran Khan per “aver rispettato i sentimenti dell’India”. Da parte sua, Khan ha detto che arriverà un giorno in cui “le nostre relazioni con l’India miglioreranno. Spero questo sia l’inizio”. Da anni New Delhi chiedeva a Islamabad di concedere l’ingresso ai sikh e ora molti credono che questo sia accaduto a causa dell’amicizia tra Khan e il sikh Navjot Singh Sidhu, entrambi ex campioni di cricket diventati politici. “Quando Sidhu mi ha chiesto di aprire il confine, mi è rimasto in mente”, ha detto Khan ai fedeli.
LaPresse
Storico pellegrinaggio di sikh indiani in Pakistan
Centinaia di sikh indiani hanno fatto uno storico pellegrinaggio in Pakistan, attraversando il confine per raggiungere uno dei luoghi più sacri per la loro religione, a seguito di un accordo tra i due Paesi.