ESPERIA – La quiete di una calda mattinata d’agosto è stata squarciata nel paesino di Esperia. Poco più di tremila anime sui monti Ausoni, in provincia di Frosinone, che oggi piangono tre morti. Un uomo di 70 anni, secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine, ha ammazzato i figli. Un maschio, di 26 anni, e una femmina, appena 18enne. Poi si è tolto la vita. Una strage. La moglie si trovava all’ufficio postale. Si è salvata, probabilmente. Ma da oggi la sua esistenza non sarà più la stessa.
Strage familiare a Esperia, ferroviere in pensione uccide a fucilate i figli e si toglie la vita
La dinamica della tragedia familiare è ancora al vaglio degli investigatori. Tutto è accaduto in un’abitazione di piazza Consalvo, in pieno centro storico. Gianni Paliotta era molto conosciuto in città. Ferroviere in pensione, 70enne, aveva due figli. Mariano, di 26 anni. E Isabella, che da poco era diventata maggiorenne. Ciò che appare certo, agli occhi dei carabinieri del comando provinciale di Frosinone e della Compagnia di Pontecorvo, è la sequenza temporale degli eventi. Il pensionato ha prima ucciso i figli a colpi di fucile. Poi si è sparato, togliendosi la vita. Gli investigatori non escludono che il 70enne possa aver ammazzato i ragazzi mentre dormivano. Un’ipotesi nello scenario drammatico che si è presentato agli occhi dei carabinieri questa mattina.
Si salva la moglie, si era recata all’ufficio postale di buon mattino
Secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine, la moglie e madre dei ragazzi non era in casa al momento della strage. La donna si sarebbe infatti recata all’ufficio postale di buon mattino per sbrigare delle faccende personali. E chissà che questo non possa averle salvato la vita. Quando è tornata a casa, però, la sua famiglia non esisteva più. In quell’abitazione giacevano i cadaveri dei figli e del marito. E per gli investigatori ci sono pochi dubbi sul come, sostanzialmente, si sia consumata la tragedia.