VICO EQUENSE – Giovedì santo sfocia in tragedia. Quattro persone hanno perso la vita e una quinta lotta tra la vita e la morte all’Ospedale del Mare di Napoli, in seguito a un drammatico incidente avvenuto nel primo pomeriggio alla funivia del Monte Faito, l’impianto che collega il centro di Castellammare di Stabia con la vetta del monte omonimo, nel cuore dei Monti Lattari. Erano da poco passate le 15 quando una delle due cabine in servizio è precipitata rovinosamente a valle, a poca distanza dalla stazione di arrivo in quota. A bordo si trovavano cinque persone: quattro turisti e un operatore dell’Eav, la società regionale che gestisce l’infrastruttura. L’unico a sopravvivere è un uomo di mezza età, estratto vivo ma in condizioni disperate dai soccorritori.
E’ ricoverato in rianimazione, intubato, con gravi fratture agli arti inferiori. Tra le vittime accertate c’è anche Carmine Parlato, 42 anni, operatore di bordo dell’Eav, residente a Vico Equense. Il suo corpo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco e dalle squadre del Soccorso Alpino intervenute sul posto, costrette a operare in condizioni proibitive, tra pioggia fitta e nebbia. Le altre vittime sono due inglesi e un israeliano. Il ferito è suo connazionale. Secondo una prima ricostruzione, la tragedia sarebbe stata causata dalla rottura del cavo di trazione. A valle, a Castellammare, è scattato il freno di emergenza mentre nella cabina a monte il freno probabilmente non ha funzionato. La cabina sarebbe quindi precipitata per centinaia di metri prima di schiantarsi al suolo. Fortunatamente, la seconda cabina, in quel momento in discesa verso Castellammare, si è bloccata a bassa quota, rimanendo sospesa.
A bordo si trovavano nove persone – otto turisti e un macchinista – tutti messi in salvo senza ferite. Imbragati uno a uno, sono stati aiutati a scendere dai tecnici dell’Eav e dalle squadre di emergenza. Il panico, però, è stato palpabile. Il cavo spezzato, nella sua caduta, ha tranciato i fili della linea aerea della Circumvesuviana, la linea ferroviaria sottostante, causando l’immediata sospensione della circolazione tra le stazioni di Pioppaino e Castellammare. Un danno collaterale che ha ulteriormente complicato le operazioni di soccorso e di evacuazione. La Procura di Torre Annunziata, diretta dal procuratore Nunzio Fragliasso, ha aperto un’inchiesta.
Il primo passo è procedere al sequestro dell’intero impianto, che resterà fermo fino a nuovo ordine. Gli inquirenti intendono accertare cause e responsabilità di quanto accaduto, analizzando anche i protocolli di manutenzione, gli ultimi interventi effettuati e le eventuali anomalie segnalate nei giorni precedenti. L’orrore è stato l’elemento principale della lunga e drammatica giornata di ieri, giovedì santo. Una Pasqua, simbolo di resurrezione, impossibile da dimenticare.