PARMA (Ciro Iavazzo) – Era scesa in strada urlando con la figlia in braccio, una bimba di un anno. Poi, con una canottiera, ha provato a strangolarla, ma è stata fermata in tempo. Poteva finire in tragedia lo scatto di follia di una madre 30enne di origini nigeriane. La donna era in evidente stato di alterazione e sul posto stavano per giungere i sanitari del 118, allertati dalle forze dell’ordine contattate dai residenti in zona, allarmati per quanto stesse accadendo. Nell’attesa dell’ambulanza ha tentato di strangolare la figlia, per poi aggredire gli agenti intervenuti per impedirglielo.
Urla e grida in strada
La triste vicenda è iniziata intorno alle 23: diversi residenti della zona hanno sentito dei rumori. La donna nigeriana era scesa in strada in stato di evidente agitazione. Aveva la bimba in braccio e continuava ad urlare e sbraitare. Dopo diversi minuti gli abitanti hanno deciso di segnalare la cosa alle forze dell’ordine. Sul posto una pattuglia della polizia di Stato; alla vista degli agenti la donna non ha smesso di gridare, tanto da indurre i poliziotti a far intervenire un ambulanza per soccorrerla e capire cosa stesse succedendo. In un primo momento sembrava che gli agenti erano riusciti a calmarla e a convincerla a rientrare in casa, ma dopo poco avrebbe continuato a sbraitare.
Il tentativo di strangolamento
Quando la donna sembrava dar segni di cedimento e mentre si attendeva l’arrivo dei sanitari del 118, la 30enne ha improvvisamente sfilato dalla bimba la sua canottiera, l’ha stratta repentinamente intorno al collo e ha tentato di strangolarla. Il gesto, per fortuna, è stato notato dagli agenti che sono riusciti a fermarla in tempo, nonostante la donna li abbia aggrediti fisicamente (uno di loro è stato anche morso). Sfilata la piccola dalle sue braccia, la donna è stata arrestata. La bimba è stata soccorsa, ha subito delle escoriazioni, ma per lei nulla di grave: cinque giorni di prognosi. E’ stata affidata al padre.