Stuprano una minore, 3 arresti

Due 16enni di Ponticelli e Cercola e un 15enne di Volla hanno abusato della vittima

Foto Cecilia Fabiano - LaPresse 29-07-2019 Roma( Italia) Cronaca: Il carcere di Regina Colli dive sono detenuti i due americani accusati dell'omicidio di Cerciello Elder Finnegan Lee e Christian Natale Nella foto: il carcere di Regina Coeli Photo Cecilia Fabiano - LaPresse July,29, 2019 Rome ( Italy ) News: the penitentiary where are held Elder Finnegan Lee e Christian Hjorth Natale In the pic:il carcere di Regina Coeli

NAPOLI – “Quando la sto spezzando ti chiamo, mi metto addosso a lei e non la faccio più uscire”. E’ il contenuto delle conversazioni rinvenute nei telefoni di due dei tre ragazzi arrestati per violenza sessuale di gruppo su una minore. Tre gli episodi contestati, con la denuncia della vittima arrivata qualche mese dopo. Pertanto, a conclusione di una delicata indagine dei carabinieri della Tenenza di Cercola coordinata dalla Procura dei Minori di Napoli (pm Francesco Regine) il gip Marina Ferrara ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due 16enni di Ponticelli e Cercola e di un 15enne di Volla, portati al Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Tre gli stupri denunciati dalla ragazza lo scorso febbraio e datati 2020. Il primo sarebbe avvenuto a settembre: nel suo racconto ha spiegato di aver conosciuto il 16enne napoletano su Instagram incontrandolo, dopo una settimana di contatti, in un centro commerciale tra il Nolano e il Vesuviano. All’appuntamento, però, si sarebbe presentato pure il 15enne. I tre, poi, si sarebbero recati in un stradina isolata e con poca illuminazione: dopo un iniziale scambio di tenere effusioni, il 16enne le avrebbe chiesto un rapporto sessuale completo, minacciandola, ad un eventuale rifiuto, di non lasciarla andare via se non avesse soddisfatto le sue richieste. Una volta bloccata con la forza l’avrebbe costretta ad ‘andare oltre’, con del sesso esplicito obbligandola pure a fare la stessa cosa con l’amico, che nel frattempo aspettava nel viottolo. Trascorso un mese la coppia si è data un nuovo appuntamento a Cercola e pure in questa circostanza si sarebbe presentato il 15enne. Il terzetto, successivamente, sarebbe andato in una scuola abbandonata e nonostante il ‘no’ della giovane a fare sesso, la vittima sarebbe stata scaraventata con forza su un materasso a terra e lì obbligata ad avere un rapporto sessuale completo col 16enne. Momenti terribili e senza fine, però, perché dopo essere stata pure presa a calci – sottolinea nella sua denuncia alle forze dell’ordine – sarebbe stata costretta ad ‘accontentare’ in un atto sessuale anche l’altro ragazzo, rimasto a guardare. Solo a violenza terminata le sarebbe stato restituito il cellulare, con il quale la ragazza avrebbe chiamato la cugina per farsi venire a prendere. Le sue foto intime, successivamente, sono state inviate via WhatsApp all’altro 16enne che a dicembre è riuscito ad ottenere un incontro sempre nel centro commerciale. Come avvenuto due mesi prima, il minore non si sarebbe presentato da solo, ma accompagnato da un parente maggiorenne. Destinazione la stessa stradina isolata ed analoghe le modalità di azione: dai bacetti e le dolci effusioni si è passati allo stupro. Fondamentali per l’esito delle indagini i racconti delle amiche e delle parenti della vittima, che avrebbero notato strani atteggiamenti nel suo comportamento oltre a segni di violenza sul corpo. Nel corso dell’attività investigativa i carabinieri hanno sequestrato i cellulari degli indagati scoprendo le foto intime della ragazza sugli apparecchi, oltre alle loro chat molto esplicite sull’accaduto. La Procura ha proceduto anche all’incidente probatorio con l’obiettivo di cristallizzare la prova, cioè le dichiarazioni della giovane, che ha mostrato non poche difficoltà nel raccontare quanto vissuto, ribadendo, tuttavia, di essere stata obbligata ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. Ai militari, in sede di denuncia, aveva spiegato di non aver detto nulla a nessuno per la vergogna.

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