FROSINONE – Maltrattamenti su minori e abuso dei mezzi di correzione: così vengono denominati i reati per i quali una donna è finita nel registro degli indagati. Non una donna ‘come le altre’, ma una suora, accusata di aver preso ripetutamente a schiaffi un bambino di 12 anni, rinchiudendolo inoltre in uno sgabuzzino senza concedergli la possibilità di andare il bagno. Facile immaginare l’incubo, doloroso pensare l’epilogo fisiologico.
Violenze continue
I fatti risalgono al 2016. Gli episodi violenti sarebbero stati numerosi e continui. Picchiare il bambino e rinchiuderlo nello sgabuzzino, insomma, sarebbe stata una vera e propria abitudine per la religiosa. I genitori della vittima si accorsero che qualcosa non andava nel verso giusto quando scorsero lividi sul corpo del figlio. Quello stesso figlio che furono costretti a dare a una casa famiglia gestita dalle suore in quanto versavano in condizioni economiche difficili. Poi la scoperta dei segni delle violenze e la denuncia.
La suora si è trasferita
Lo scorso 8 marzo, il bambino è stato ascoltato dai magistrato in sede di incidente probatorio. Ha raccontato ogni dettaglio di quell’incubo che gli ha segnato l’anima. Nel frattempo la suora ha smesso l’abito monacale e si è trasferita. Una vicenda ancora tutta da chiarire che ha sconvolto la comunità.