NAPOLI – A poche ore dalla presentazione delle candidature per le Suppletive, Pd e Dema giocano la carta a sorpresa, con una regia condivisa con buona parte del Movimento 5 Stelle. L’accordo tra dem, grillini e arancioni nasce in Campania con una gestazione particolare, fatta di non detti, proprio sulle elezioni per il seggio del Senato rimasto vuoto dopo la morte di Franco Ortolani. Pd e Luigi De Magistris, che sembravano pronti a candidare separatamente Mario Morcone e Annamaria Palmieri, hanno raggiunto un’intesa sul nome del giornalista Sandro Ruotolo. Il tutto a poche ore da un incontro tra il sindaco di Napoli e il presidente della Camera, Roberto Fico. Una strategia volta a piegare la resistenza di Luigi Di Maio che aveva optato per le Parlamentarie vinte da Luigi Napolitano, ex compagno di scuola del politico di Pomigliano d’Arco.
Gigino con le spalle al muro
Il ministro degli Esteri si trova ora in un vicolo cieco. I ‘fichiani’, che sul territorio in questione sono tanti, sosterranno Ruotolo. E quindi non gli resta che decidere se ritirare Napolitano (che curiosamente non ha esultato per la vittoria sui social come da consolidata prassi pentastellata), ufficializzando di fatto l’accordo anche per le Regionali, oppure farlo correre ugualmente rischiando però di raccogliere percentuali pessime, tirandosi da solo fuori da ogni possibilità di decisione sui prossimi appuntamenti elettorali in Campania. La resa dei conti tra i 5 Stelle comincia con un colpo di scena, mentre De Magistris riesce ad accreditarsi all’agognato tavolo delle trattative schierando lo zio dell’assessore Alessandra Clemente, nome a lui parecchio caro. Ruotolo si è preso qualche ora per decidere. Non è un nome che ha voti da mettere in campo e per altro ha già provato a candidarsi per il Parlamento nel 2013, nelle liste di Antonio Ingroia, raccogliendo un pessimo risultato. Stavolta, però, sarà il frontman di una coalizione che si gioca una partita che ha un valore molto più alto rispetto al seggio del Senato.
La posizione del Pd e degli altri
E’ il primo passo della strategia, benedetta dal segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, per correre per provare a vincere anche le Regionali con un nome della società civile a guidare la coalizione giallorossa. Ad ufficializzarlo, mentre proseguono a ritmo incessante gli incontri, il vicepresidente regionale del Pd, Francesco Zanfardino: “Ruotolo sarà il candidato del Pd Napoli e di altre forze di centrosinistra alle elezioni suppletive. Si stava rischiando di consegnare anche questo seggio alla destra, che invece sa sempre essere unita. Ora anche i 5 Stelle abbiano la capacità di fare un passo indietro di fronte ad una candidatura riconoscibile e in cui possono riconoscersi”. Se non lo faranno, sarà comunque desistenza. Con buona pace di Di Maio. Nessuna reazione, al momento, da Italia Viva, che aveva proposto la candidatura di Graziella Pagano. Ma ai renziani, in realtà, non resta molta scelta se non vogliono perdere ancora peso all’interno della neonata coalizione. Indecisi anche i Verdi che pensano a una candidatura solitaria, ma sono in fase di riflessione. Dall’altra parte della barricata perde consistenza il nome di Claudio Lotito, con Salvatore Guangi, già candidato nel collegio Campania 7 nel 2018, unico a restare in campo per il centrodestra che, a questo punto potrebbe anche decidere di schierare i leader nazionali per vincere questa corsa. Non farà parte dell’intesa replica dell’accordo di governo nazionale, invece, Potere al Popolo che ha raccolto le firme per la candidatura di Giuseppe Aragno. Poche ore per chiudere il cerchio. I riflettori sono puntati su Di Maio, in affanno, e costretto sulla difensiva proprio nell’ora della resa dei conti.