STOCCOLMA – La ministra degli Esteri svedese, Margot Wallstrom, si dimette dall’incarico per concentrarsi sulla famiglia. Lo ha annunciato su Twitter. “È giunto il momento di trascorrere più tempo con mio marito, i miei figli e i miei nipoti. Ho avvertito il primo ministro del mio desiderio di lasciare il governo e il mio incarico di ministro degli Esteri”, ha twittato.
Una politica estera femminista
Wallstrom, veterana dei socialdemocratici svedesi, ricopriva l’incarico dal 2014, quando il primo ministro Stefan Lofven ha formato il suo governo. Lanciando quella che lei ha denominato una “politica estera femminista”. Con una lunga carriera alle spalle sia nella politica svedese che internazionale, 64 anni, ha ricoperto incarichi sia nella Commissione Ue sia come rappresentante speciale Ue sulle violenze sessuali nei conflitti.
Le mosse in politica estera
In una delle sue prime mosse da ministra degli Esteri annunciò il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Svezia; poi provocò nuovamente l’ira di Israele chiedendo indagini “approfondite” sulle uccisioni di palestinesi da parte dell’esercito israeliano, che lei ha definito “omicidi extragiudiziali”. Mossa a cui lo Stato ebraico ha reagito dichiarandola persona non grata. Nel 2015 è giunto poi il congelamento dei rapporti diplomatici con l’Arabia Saudita, dopo che la ministra definì Riyad una “dittatura”, accusandola per abusi di diritti umani.
(LaPresse/AFP)