MILANO – La sfida di Supercoppa europea tra Liverpool e Chelsea del prossimo 14 agosto ad Istanbul è destinata a entrare di diritto nella storia del calcio. A prescindere da quello che sarà il risultato, dai marcatori e dal nome della squadra che solleverà il trofeo. La partita del Besiktas Park infatti vedrà per la prima volta una donna arbitrare una finale maschile. Il privilegio toccherà a Stephanie Frappart, che ha già diretto l’ultimo atto del Mondiale femminile tra Stati Uniti e Olanda un mese fa a Lione. La direttrice di gara guiderà un team composto prevalentemente da donne. Sarà affiancata dalla connazionale Manuela Nicolosi e dall’irlandese Michelle O’Neal, proprio come in Coppa del Mondo. Il quarto uomo sarà invece il turco Cuneyt Cakir.
La scelta
Una svolta epocale voluta fortemente dall’Uefa. “Ho detto in più occasioni che le potenzialità del calcio femminile sono infinite. La nostra organizzazione dà la massima importanza allo sviluppo del calcio femminile in tutte le aree. Spero che le qualità e la devozione che Stéphanie ha dimostrato in tutta la carriera, fino a raggiungere questo livello, ispirino milioni di ragazze e donne in tutta Europa. Inoltre dimostrino che non devono esserci ostacoli al raggiungimento dei propri sogni”. La decisione di affidare la finale di Supercoppa europea, uno degli appuntamenti più importanti della stagione, a Frappart non è stato un regalo ma bensì il frutto di un percorso graduale che ha portato la donna originaria di Val d’Oise a imporsi ai massimi livelli.
Una donna da record
In Francia la direttrice di gara era già entrata nella storia per esser diventata la prima donna ad arbitrare una gara di Ligue1, lo scorso aprile, tra Amiens e Strasburgo. Tanto che a giugno è stato annunciato il suo inserimento in via definitiva nell’organico degli arbitri di Ligue1 per la stagione 2019/20. “Stéphanie ha dimostrato per anni che è una delle donne più brave ad arbitrare, non solo in Europa ma in tutto il mondo – ha sottolineato il designatore Uefa Roberto Rosetti – Ha le capacità per arbitrare ai più alti livelli, come ha dimostrato quest’anno in finale di Coppa del Mondo. Spero che la partita a Istanbul le permetta di maturare ancora più esperienza in questa fase così importante della carriera”. Un passo alla volta, il mondo del calcio vede cadere un altro storico tabù.
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