Peculato, sequestro a Simoncelli

L’avvocato dal 1995 al 2014 avrebbe sottratto mezzo milione di euro

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sequestro da 125mila euro all’avvocato Federico Simoncelli, impegnato anche nella politica sammaritana. Ad eseguirlo la Compagnia della Guardia di Finanza di Capua durante il completamento delle attività volte all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

L’ipotesi accusatoria è di peculato, poiché Simoncelli quale pubblico ufficiale, essendo commissario liquidatore della società cooperativa agricola “Conca d’oro”, con sede in Crispiano in provincia di Taranto, negli anni dal 1995 al 2014, avrebbe – secondo l’accusa – distratto dal patrimonio societario circa mezzo milione di euro. In tale periodo, la società cooperativa era in liquidazione coatta amministrativa. A far partire le indagini è stata la denuncia da parte del nuovo Commissario Liquidatore della Cooperativa, nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico in sostituzione del precedente. Secondo il nuovo commissario, dunque, Simoncelli non avrebbe provveduto a rendere, all’Autorità di Vigilanza, le relazioni semestrali sulla situazione patrimoniale della società e sull’andamento della gestione; e ciò nonostante le reiterate diffide. Nella segnalazione del nuovo commissario, inoltre, venivano riscontrati consistenti ammanchi di cassa, durante il periodo di direzione di Simoncelli, che, – secondo gli inquirenti, allo stato, non trovano alcuna giustificazione.

La guardia di finanza attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari della cooperativa, nonché la disamina della documentazione contabile acquisita, avrebbe riscontrato che il precedente commissario liquidatore si era appropriato indebitamente della somma di 473.150 euro, prelevandola dai conti correnti societari e versata sui conti correnti personali, mediante assegni tratti in favore proprio e del coniuge, nonché dell’ulteriore somma di 118mila euro, derivante dalla vendita dell’immobile adibito a sede dell’opificio aziendale. In relazione a tali condotte, Simoncelli, Commissario liquidatore indagato dalla Procura, era già stato destinatario, nel marzo 2016, di un sequestro conservativo di beni mobili ed immobili da parte del Tribunale Ordinario – Sezione Civile di Bari fino a concorrenza dell’importo di 500mila euro. A causa dell’intervenuta prescrizione del reato di peculato contestato da questa Procura per le condotte antecedenti al 2012, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo delle disponibilità finanziarie e dei beni immobili dell’indagato fino a concorrenza dell’importo di 125mila euro.

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