Taranto, detenuto aggredisce 4 agenti

L'istituto di Taranto, segnala l'Osapp, in quanto a sovraffollamento si presenta tra i peggiori sul territorio nazionale, con 580 detenuti presenti a fronte dei 306 previsti.

carcere

Milano, 14 mag. (LaPresse) – Nella tarda mattinata di ieri un detenuto nigeriano da poco giunto nell’istituto penitenziario di Taranto perché responsabile di aggressione di un appartenente alla polizia di Stato, dopo aver rifiutato di rientrare dai passeggi, ha aggredito quattro poliziotti penitenziari in quel momento in servizio nella diramazione; due ispettori hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

A dare la notizia è il segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), Leo Beneduci.

“A parte l’aggressione ai quattro poliziotti – prosegue il sindacalista -, ultima di una lunga serie, la situazione del carcere di Taranto sembra ormai giunta a un punto di non ritorno tenuto conto che nella giornata di ieri, soprattutto in ragione della grave carenza di personale (180 unità presenti a fronte dell’organico stimato in 275 unita), nella sezione giudicabili del 3° piano i detenuti non vedendo giungere l’infermiere, addetto alle terapie, hanno inscenato un’immediata protesta sbattendo il pentolame contro le inferriate per svariati minuti”.

L’istituto di Taranto, segnala l’Osapp, in quanto a sovraffollamento si presenta tra i peggiori sul territorio nazionale, con 580 detenuti presenti a fronte dei 306 previsti.

“Più in generale – indica ancora Beneduci – è la situazione degli istituti di pena della Puglia a non poter più essere sottovalutata, tenuto anche conto di quello che accade pressoché quotidianamente, in termini di violenze e aggressioni in danno della polizia penitenziari,a nonché degli stessi ristretti nelle carceri di Foggia, di Bari e di Lecce, e sempre considerando che a fronte di una carenza organica reale di poliziotti penitenziari di circa 300 unità in meno, pari al 15% in totale, si assiste a un sovraffollamento per 1100 detenuti in più, pari al 46,32%”.

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