MANDURIA (Taranto) – Condanne ridotte in appello per i tre ragazzi di Manduria (Taranto) accusati di aver torturato un 66enne della città, morto il 23 aprile 2019 a distanza di alcuni giorni dal ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Manduria.
La Corte d’Appello di Taranto ha condannato a 8 anni e 8 mesi un 21enne e un 25enne rispetto ai 10 anni inflitti in primo grado a entrambi dal gup a conclusione del processo con rito abbreviato; e ha condannato a 7 anni e 4 mesi il 25enne che in primo grado era stato condannato a 8 anni e 8 mesi. Per tutti e tre è stata confermata l’accusa di tortura, con esclusione dell’aggravante costituita dalla morte del 66enne, psicologicamente e socialmente fragile, come diretta conseguenza delle violenze.
Le motivazioni saranno depositate fra 90 giorni. Secondo l’accusa, i tre maggiorenni avrebbero fatto parte di un gruppo assieme a 11 ragazzi minorenni. L’inchiesta degli agenti del commissariato di Manduria scaturì dalla denuncia presentata da alcuni vicini di casa dell’uomo. Sulle chat dei telefoni in uso ad alcuni ragazzi, furono trovati video delle aggressioni al 66enne.
(LaPresse)