ROMA– “Quella sul Tav Torino-Lione è un dibattito anacronistico, un’opera che nasce vecchia e ormai fuori fuoco rispetto alle esigenze del Paese. Dobbiamo concentrare risorse e attenzione sulle tante opere che creano benessere diffuso e mettono davvero in modo persone, merci ed economia.
Uno degli aspetti che non si considera mai è che più volte esperti e docenti universitari hanno segnalato i rischi per le falde acquifere del territorio interessato dal progetto. I progettisti stessi valutano che già solo in tunnel di base e quello di Bussoleno farebbero perdere fino a 125 milioni di metri cubi di acqua l’anno, con il prosciugamento di fonti e torrenti. Butteremmo via l’acqua che consuma un milione di cittadini: in tempo di cambiamenti climatici è una cosa inammissibile!”. Lo afferma in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle Federica Daga, prima firmataria della legge sull’acqua pubblica.
(LaPresse)
