Tav, disordini in Val Susa: 48 denunciati

Foto LaPresse - Marco Alpozzi

TORINO – Sono 48 le persone denunciate a seguito della manifestazione No Tav in Val Susa che, come confermato dalla Questura di Torino, non ha visto alcun momento di scontro diretto “corpo a corpo”. I disordini, fanno sapere, sono da attribuire alla regia quasi esclusiva dei noti esponenti di alcuni centri sociali autogestiti di Torino.

Alcuni dimostranti hanno forzato un cancello di protezione usando persino flessibili e fiamme ossidriche ma nessun manifestante è riuscito ad avvicinarsi all’area del cantiere. La polizia ha disperso con lacrimogeni e idranti i ripetuti assalti dei facinorosi che hanno cercato più volte e in più punti di superare la recinzione difensiva del cantiere con ripetuti lanci di pietre petardi e oltre 40 bombe carta.

L’intera manifestazione, come spiegano dalla Questura, è stata gestita con pacatezza e rigore senza momenti di eccessiva criticità. Il Prefetto di Torino Claudio Palomba, che ha seguito in prima persona tutte le delicate fasi della manifestazione, ha voluto complimentarsi personalmente, dalla sala operativa della Questura, con tutti gli operatori impegnati nel difficile servizio. (LaPresse)

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