ROMA – Saranno le prossime due settimane quelle fondamentali per decidere il futuro della Tav. Lo ha chiarito il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli che ha fatto il punto della situazione: “L’analisi costi-benefici – ha spiegato – è di natura scientifica e in quanto tale inconfutabile. E la stessa non rappresenta una valutazione politica, la politica viene in un secondo momento. Dopo aver visitato strade gruviera, 8 miliardi preferirei usarli per mettere in sicurezza le strade”.
Toninelli sottolinea: “Tav sospesa non bloccata”
“Ho incontrato i dirigenti di Ance lunedì – ha ricordato – e gli stessi sono usciti dal mio ufficio molto soddisfatti. Non esiste un’opera bloccata in questo Paese, ce n’è una sospesa, la Tav. L’Ue ha dato finora all’Italia e alla Francia degli spiccioli. “La mozione di ieri – ha ribadito Toninelli in riferimento alle proteste degli industriali per il blocco Tav – mette il punto sul contratto di governo e sull’analisi costi-benefici. Tempo due settimane al massimo e decideremo”.
Le penali intanto aumentano
Il tempo, si sa, è denaro, e questo che sta passando in merito all’alta velocità senza dubbio ancora di più. I continui blocchi, le indecisioni e gli stop hanno creato polemiche e proteste anche piuttosto accese che non sono, per il governo gialloverde, un buon biglietto da visita. Eppure, oltre questa, per il ministro sono tantissimi altri i problemi nel settore trasporti: “Basta parlare di Tav – ha tuonato in conclusione – perché ora i cittadini vogliono sentir parlare di tanti altri progetti”. Una dichiarazione in riferimento alle altre grandi opere ferme al palo da più di otto mesi. Tuttavia non va dimenticato un aspetto importante, e cioè che sulla Torino-Lione continuano a viaggiare penali molto salate che rischiano di costare più della Tav stessa. Chiaro in merito anche il vicepremier Matteo Salvini: “Non c’è alcun blocco della Tav – ha detto – c’è solo una revisione del progetto con l’obiettivo di portare a termine il progetto”.