Tav, Salvini: “Va fatta”. Il Movimento 5 Stelle: “No se i costi superano i benefici”

Posizione netta del ministro: "Spero arrivi questo benedetto studio costi-benefici di cui non ho visto neanche una pagina"

Foto LaPresse - Marco Alpozzi 08 Dicembre 2018 Torino, Italia Cronaca Corteo NoTav a Torino Nella foto: un momento della manifestazione Photo LaPresse - Marco Alpozzi December 08, 2018 Turin, Italy News NoTav demonstration in Turin In the pic: a moment of the event

Trivelle no, almeno per 18 mesi. La Tav forse, anzi per Matteo Salvini andrebbe fatta. “Costa di più fermarsi – ha detto il ministro a Povera Patria (la trasmissione andrà in onda oggi su Rai 2). – Spero arrivi questo benedetto studio costi-benefici di cui non ho visto neanche una pagina”.

La posizione del leghista è chiara: è un Sì-Tav convinto. Lo è a tal punto che nei prossimi giorni sarà a Chiomonte dove “le forze dell’ordine vivono da mesei per difendere un cantiere” assaltato dai No-Tav “spesso oggetto di violenze”.

L’intervento a gamba tesa sulla Tav di Salvini arriva in un momento particolare per il Governo: il tribunale di Catania (sezione reati ministeriali) vuole processare proprio il capo del Carroccio per il caso Diciotti. E la vicenda approderà in Senato, mettendo in difficoltà alcuni grillini non certi di dare una mano al leghista votando no alla richiest adi giudizio avanzata dai giudici.

Ritornando alla Tav il Movimento 5 Stelle appare sicuro: tutto dipenderà dall’analisi costi-benefici. “Se i costi saranno superiori ai benefici la Tav non si farà. Non per fare il dispetto a qualcuno – fanno sapere i vertici dei 5 Stelle – ma per fare gli interessi di tutti gli italiani. Abbiamo il dovere di utilizzare i soldi dei cittadini con la diligenza del buon padre di famiglia”

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