Esercito, Russia e Cina con Maduro: per loro quello di Guaidò è un colpo di Stato

A tutelare l'ingegnere 35enne, leader dell'opposizione, ci sono Usa, Canada e diverse nazione dell'America latina

LaPresse / AFP In foto Nicolas Maduro

CARACAS – Juan Guaidò ‘misericordioso’: l’autoproclamato presidente del Venezuela (clicca qui) si è detto pronto a offrire l’amnistia a presidente Nicolas Maduro e alla leadership venezuelana. E va garantita, ha spiegato l’ingegnere 35enne “a tutti coloro che sono disposti a schierarsi dalla parte della Costituzione per recuperare l’ordine democratico, sono sul tavolo”.

Finora, invece, c’è stato disordine: la presenza dei due presidenti ha innescato feroci scontri nel capoluogo e in altre zone della nazione.

Secondo la ong Observatorio Venezolano de Conflictividad Social, il bilancio delle vittime nelle proteste è salito a 26 morti da lunedì. E si susseguono gli appelli a evitare una repressione violenta. “In questi momenti di grande tensione e conflitto sociale in Venezuela – ha chiesto Amnesty International – Nicolas Maduro e il suo governo devono porre fine alla repressione. Soprattutto deveno garantire la vita e l’integrità fisica delle persone che manifestano contro di loro”.

Se Usa, Canada, Brasile e altre diverse nazioni dell’America latina si sono schierate con Guaidò, a difendere Nicolas Maduro ci pensano Russa e Cina. Neutrale l’Europa che ha asupicato un negoziato pacifico tra i due leader.

Il presidente ‘spodestato’, intanto ha incassato l’appoggio dell’esercito che si è schierato apertamente. Il ministro della Difesa venezuelano, il generale Vladimir Padrino, è comparso davanti alla stampa insieme ad almeno otto generali al comando di regioni strategiche del Paese e ha definito quello di Guaido un “colpo di Stato”

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