Tavolo di coalizione, De Luca pronto a snobbare la riunione

Al’incontro in settimana dovrebbe partecipare un rappresentante del presidente, si parla di Bonavitacola

Vincenzo De Luca

NAPOLI – La presenza del presidente della Regione Vincenzo De Luca al tavolo del centrosinistra che dovrebbe riunirsi in settimana appare improbabile. Il commissario regionale del Pd Antonio Misiani ha promesso l’incontro ed è scontato (in questo senso si è espresso anche il segretario provinciale di Napoli Giuseppe Annunziata) che De Luca sarà invitato, ma la partecipazione è un altro discorso. Oltre a essere ai ferri corti con i vertici del partito, il governatore si ritiene infatti candidato e in piena corsa per la riconferma e non cambierà questa impostazione prima che la Corte costituzionale si pronunci sul ricorso del Governo contro la legge regionale sul terzo mandato, decisione attesa per la primavera secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente della Consulta Amoroso.

Verosimile che lo Sceriffo venga quindi sostituito al tavolo da qualche esponente dei gruppi Campania libera o De Luca presidente: la scelta naturale sarebbe quella del numero due in Regione Fulvio Bonavitacola, il cui nome come plenipotenziario per le trattative circolava già prima dell’annuncio del summit. Certo il documento della direzione provinciale di Napoli, votato anche dal capogruppo in Regione Mario Casillo, sembra aver ristretto ulteriormente gli spazi di manovra. Il partito non perde occasione di ribadire la linea di Elly Schlein: la ricandidatura del governatore uscente è fuori discussione e De Luca fa parte della coalizione, ma non certamente come designato alla successione. I tentativi di Misiani e Casillo di trovare intese non hanno sortito alcun effetto, proprio perché la Schlein non concede nulla sulla candidatura e De Luca fa altrettanto.

E ieri lo Sceriffo non ha perso occasione per polemizzare con i vertici del Pd: “Questa del terzo mandato è una grande idiozia inventata dai parassiti che vivono a Roma e non hanno il consenso neanche della madre, ed è una delle prove di ipocrisia e fariseismo che abbiamo in Italia. C’è gente che ha non il terzo, ma il trentesimo mandato e dà pure fastidio” ha detto a margine della Borsa del turismo di Milano. “Ovviamente il problema che si pone è di sostanza – ha aggiunto De Luca – quando si deve decidere il destino di un territorio, chi decide? I parassiti che vivono a Roma o decidono i cittadini che vivono in quel territorio e hanno il diritto di valutare chi governa? Questi se ne infischiano del destino dei territori, c’è la volontà di chiudere la bocca ai cittadini e far decidere le caste, i privilegiati che stanno a Roma. Noi siamo per dare la parola ai cittadini e siamo per prendere come punto di riferimento le persone di carne ed ossa, i problemi concreti, non le chiacchiere, le alleanze, le coalizioni. Siamo arrivati a prima della Prima Repubblica. Oggi l’unica attenzione è come spartirsi i candidati”, ha aggiunto De Luca.

A chi gli ha chiesto cosa ne pensa della posizione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è favorevole al terzo mandato De Luca ha risposto: “Il sindaco di Milano è una persona che ha esperienza e conosce cosa è la pubblica amministrazione e sa quali sono i tempi per le operazioni di trasformazione urbana”.

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