Tecnologia, energia e turismo: sono 29 gli accordi tra Italia e Cina per un valore di oltre 5 miliardi. La firma a Villa Madama

Tra poche ore Italia e Cina firmeranno gli accordi a Villa Madama: Turismo, energia e tecnologia al centro degli investimenti.

ROMA – Tecnologia, turismo ed energia. Sono questi i punti cardine degli accordi firmati oggi a Villa Madama tra Italia e Cina. Accordi che, secondo una stima prudente, ammontano a 5 miliardi di euro. Gli investimenti e gli scambi tra i due paesi non hanno un valore semplicemente materiale, ma anche politico la cui portata dovrà essere valutate negli anni. Aprire alla Cina, aprirsi alla e ‘nella’ Cina sono un cambio di paradigma senza precedenti che catapulta il Paese in una dimensione completamente diversa, con tutti i rischi del caso. Gli accordi strategici sono in tutto 29. Ammontano a 19 quelli ministeriali e pubblici. Ma proviamo ad entrare nel merito.

Tecnologie, infrastrutture ed energia: i termini degli accordi Italia-Cina

I settori coinvolti sono energia, impianti siderurgici, trasporti, credito e cantieri navali. Sono quindi trasversali ad una grossa fetta del sistema industriale italiano. Ci sarà lo sblocco del mercato agricolo cinese per quanto ridguarda le arance del Mezzogiorno, mentre la Snam sarà al centro di un massiccio ingresso come operatore delle infrastrutture di gas in Cina. La Danieli darà partner della Cina nella realizzazione di un impianto siderurgico integrato in Azerbaigian, che andrà dal laminatoio alla miniera: un affare da oltre un miliardo di euro. Snam invece “firmerà un’intesa a supporto di iniziative congiunte che riguardano Cina, Italia e paesi terzi“: collaborerà con Cdp e firmerà l’intesa con Silk Road Found. Accordo fondamentale tra Eni e la Bank of China: l’ad Claudio Descalzi firmerà “per rafforzare la collaborazione su vari strumenti finanziari“, che tradotto vorrà dire una stretta collaborazione energetica tra i due paesi e con paesi terzi nei processi di transizione energetica e nel settore “dell’oil and gas”.

Patti tra la Cassa Depositi e Prestiti e la Bank of China

La Cassa Depositi e Prestiti non si limiterà ad affiancare Snam, ma firmerà anch’essa con la Bank of China un’intesa che le permetterà di entrare nei cosiddetti ‘Panda Bond’. I Panda Bond sono titoli emessi in valuta locale dedicati ad investitori istituzionali cinesi. Lin Jingzhen, il vicepresidente della banca cinese, l’operazione in questione darà “nuovo slancio agli investimenti nei mercati terzi” creando “grandi opportunità nate” da una nuova e rinnovata “cooperazione amichevole“. Intesa Sanpaolo invece, per la prima volta in assoluto, potrà entrare nel mercato finanziario cinese fornendo prodotti finanziari e consulenze. Le autorità portuali di Genova e Trieste invece firmeranno i cosiddetti “China Communication Construction Company”. Tra i diversi accordi, alcuni dei quali molto complessi, spiccano quelli pubblici riguardanti il settore fitosanitario, alimentare, lo scambio commerciale di carni, un’intesa quadro contro contraffazione e contrabbando, scavi illeciti di beni archeologici.

La serie A vola in Cina?

Ci saranno gemellaggi tra città e si ipotizza di far giocare un partita di Seria A di cartello in Cina. Nel turismo invece investirà il colosso cinese online Ctrip, circa 88 miliardi di fatturato: stringerà intese con gli aeroporti di di Roma, con il Museo Ferrari e con Trenitali. E con il tour operator di stato Cits: voli diretti con Ancona e Bari, intese con Basilicata, Sicilia, Marche, Umbria, Calabria e Aeroporti di Puglia.

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