MILANO – Non ce l’ha fatta Andy Murray: troppo solido, anzi devastante Aslan Karatsev nella finale dell’ATP 250 di Sydney. Il russo n. 20 del mondo si è ripresentato in Australia, dove lo scorso anno era esploso dal nulla, di nuovo in una forma strepitosa. Nel 2021 aveva raggiunto addirittura le semifinali agli Open d’Australia partendo da n.114 del mondo e dovendo superare anche il torneo di qualificazione. Poi si era aggiudicato i tornei di Dubai e di Mosca, raggiungendo un best ranking di n.15. A Sydney è partito da favorito, testa di serie n.1, e lungo il percorso ha eliminato in tre set il nostro Lorenzo Sonego e poi, in semifinale l’altro ‘briton’, Dan Evans. Murray ha opposto come sempre una fiera resistenza ma sottoposto a quella pressione ha finito per doversi più che altro difendere strenuamente. Due break, uno per set sono stati sufficienti a garantire al russo il terzo titolo in carriera. E’ finita 6-3, 6-3 in un’ora e 31 minuti. Con questa vittoria Karatsev risale al n.15 e si lancia alla difesa del grande bottino di punti conquistati a Melbourne 12 mesi fa.
(LaPresse)