PARIGI – “Se ci penso? Certo, non lo immagino come un obiettivo quanto piuttosto come un sogno che può finalmente avversarsi. Ma non è un chiodo fisso e se non succede non è la fine del mondo. Di certo la sto vivendo in maniera più consapevole e matura di qualche anno fa, quando ero salito fino al numero 13”. Dopo il successo ottenuto all’esordio nel Roland Garros nel derby con Andreas Seppi, Fabio Fognini parla così a proposito della possibilità di entrare nella top ten del ranking Atp.
Le impressioni del tennista ligure al Roland Garros
“Sto attraversando un buon periodo nonostante quel piccolo problema alla gamba che mi trascino dietro da qualche settimana. Il clima non mi aiuta perché fa abbastanza freddo e c’è molta umidità. Alcuni giorni va meglio, altri peggio. A Parigi si giocano partite lunghe al meglio dei cinque set e sto facendo un trattamento con il laser. Ho vinto a Monte Carlo e le prospettive sono cambiate, è ovvio. Ma sempre restando con i piedi per terra – ha proseguito il ligure – C’è tensione, certo, ma serve per andare in campo e far bene. La posta in palio è molto alta ed è giusto così”.
Fognini si aggiudica il derby azzurro contro Seppi
I primi due set sono girati dalla parte del ligure in un battibaleno: lotta fino al 3-3, poi nove game di fila targati Fabio padrone assoluto del campo. “Ho avuto una mezz’ora buona in cui non facevo nessuna scelta giusta – racconta Andreas Seppi – Fabio è in fiducia e spingeva più di me”. Del resto è vero che i precedenti nel circuito maggiore erano in parità (4-4), ma è altrettanto vero che Fognini aveva vinto le ultime quattro sfide tra cui quella sempre sulla terra rossa parigina del 2017.
Seppi ha avuto un sussulto d’orgoglio nel terzo parziale, ma qualche colpa ce l’ha pure Fabio, calato improvvisamente di livello. “Ho reagito – dice sempre l’altoatesino – e sono riuscito a mettergli un po’ di pressione. All’inizio del quarto set potevo fare qualcosa in più, ho anche avuto qualche palla break. Poi sul 4-3 ho regalato un paio di punti e la partita si è chiusa lì. In questo momento certi errori con Fabio non puoi farli, li paghi”.
La zampata vincente dopo il terzo set
Bravo il ligure a resettare quel terzo set per ripartire come se nulla fosse accaduto. “Soprattutto il primo – sottolinea Fabio – è stato di ottimo livello. Poi Andreas ha un po’ ceduto, ma dal terzo ha ricominciato a lottare. Bravo io a dare l’accelerata decisiva nel quarto e ad evitare di allungare pericolosamente il match”.
Oggi tocca a Delbonis
Sul suo tabellino si leggono 10 ace 8mia pochi per lui che non ha nel servizio l’arma migliore), 2 doppi falli, il 57% di prime al servizio con il 78% dei punti vinti, 36 vincenti e 49 errori gratuiti. E’ anche sceso a rete con buona frequenza: 16 punti in 23 discese, un bottino niente male. Ora gli tocca l’argentino Federico Delbonis, numero 75 Atp, con il quale è in vantaggio nei precedenti 4-3. Nel 2013 ad Amburgo lo superò in finale annullando tre match point. “Ogni partita fa storia a sé, di sicuro ci sarà molto da correre”, ha concluso Fognini.
(LaPresse)