VILLA LITERNO – Nonostante la scomparsa di Giuseppe Turco, il 17enne accoltellato a morte nella vicina Casal di Principe giovedì sera, ieri sera è stato deciso di far festa nel rione Castello. Fuochi d’artificio al mattino e musica in onore del Sacro Cuore di Gesù la sera. L’associazione responsabile dell’evento ha ritenuto giusto non annullarlo. Ma è stato una decisione non condivisa da molti cittadini. E uno di loro, ieri sera, durante lo svolgimento della manifestazione, si è impossessato del palco manifestando la sua rabbia. Ha colpito vari attrezzi lì presenti e ha gridato: “Giuseppe è morto e non si deve festeggiare”. Sicuramente con metodi inappropriati, ha dato voce a un sentimento provato da molti abitanti di Villa Literno. Chi è? Si tratta di Emanuele Martinelli (nel tondo), già noto alle cronache locali per essere stato coinvolto in un’indagine nel 2020 condotta dai carabinieri di Trentola Ducenta riguardante il possesso di documenti di identità falsi.
La situazione è tornata alla normalità grazie all’intervento di un agente della polizia locale, che ha convinto Emiliano a calmarsi e lo ha allontanato dal luogo. E poco dopo è arrivato un suo congiunto a portarlo via, scusandosi con gli altri presenti per il suo gesto di ira.
Mentre la comunità liternese, ancora scossa, si confronta con il dolore per la perdita del suo giovane concittadino, le indagini dei carabinieri proseguono per fare luce sull’omicidio. Giuseppe Turco è stato colpito da 8 coltellate al fianco destro durante una lite che ha avuto inizio davanti al bar Morza in piazza Villa, a Casal di Principe. Anass Saaoud, un 20enne originario di Tripoli, ma cresciuto con la sua famiglia a Casale, è stato arrestato con l’accusa di aver inflitto le coltellate. Il pm Francesco Cirillo, dopo aver analizzato le prove fornite dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e interrogato il 20enne, ha emesso un decreto di fermo che sarà esaminato oggi dal giudice Ilaria Giuliano del Tribunale di Napoli Nord. La lite che ha portato alla tragedia sarebbe stata scatenata da motivi di gelosia. Anass aveva una relazione con una ragazza che in precedenza era legata sentimentalmente a Turco. La presenza di quest’ultimo in città, giovedì sera, e il contemporaneo arrivo della ragazza in piazza Villa hanno insospettito il 20enne, che credeva che tra la ragazza e il giovane litenese potesse ancora esserci qualcosa. La gelosia ha innescato la lite, iniziata con insulti, proseguita con spintoni e conclusa con le coltellate. Turco è morto mentre veniva sottoposto ad esami diagnostici presso la clinica Pineta Grande di Castelvolturno.
I carabinieri stanno continuando a raccogliere elementi per definire la dinamica precisa dell’omicidio. A fornire informazioni importanti potrebbero essere le chat presenti sui telefonini dei due protagonisti della tragedia.
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