LONDRA – E’ sempre più alta la tensione fra Russia e Inghilterra dopo l’avvelenamento lo scorso marzo della spia sovietica Serghiei Skripal e di sua figlia. Secondo alcune fonti britanniche, riportate anche dal Times, la sostanza tossica utilizzata, se usata nel modo sbagliato, si sarebbe potuta diffondere nell’aria e fare una strage. Da una prima stima ci sarebbero stati almeno 4mila morti. Uno scenario ovviamente ipotetico, frutto di un’analisi puramente teorica. E pure il rischio ci sarebbe stato, e questo a Londra non è affatto andato giù.
La sostanza tossica in Inghilterra grazie a funzionari sotto copertura
Le teorie sul avvelenamento della spia russa, doppiogiochista, e della figlia, non finiscono qui. Da marzo, quando il fatto è accaduto, ad oggi, Londra lavora per vederci chiaro. Di aver colpito Skripal e la figlia sono stati accusati due uomini ritenuti dagli inglesi come agenti del Gru, ovvero l’intelligence militare russa Secondo il Daily Mirror il gas nervino utilizzato, il Novichok, sarebbe stato introdotto in Gran Bretagna grazie ad alcuni funzionari sotto copertura diplomatica. Fu ritrovata all’epoca, in una boccetta di profumo, una quantità tale di tossina che, se sprigionata in maniera sconsiderata, avrebbe causato la strage annunciata da Times.
Possibili ritorsioni contro Mosca
La storia, a distanza ormai di diversi mesi, sembra essere ancora in alto mare. I rapporti fra le due nazioni stanno diventando sempre più freddi dal marzo scorso in poi. I servizi di Sua Maestà stanno addirittura lanciando la campagna per una cyber ritorsione contro Mosca. Una situazione delicata che di certo non aiuta a ‘distendere i nervi’ già tesissimi in tutto il continente. Le indagini intanto proseguono anche per cercare di capire realmente la provenienza di quella sostanza letale e come abbia fatto ad arrivare in Gran Bretagna senza troppe difficoltà.