Tentato omicidio ai Quartieri, due in manette

Da sinistra, Luca Auletta e Mario 'Alfredo' Gargiulo

NAPOLI – “Tre ragazzi, abbastanza giovani, sicuramente non più che trentenni”. Così Luigi Masiello parlò agli investigatori una manciata di ore dopo essere stato ferito a colpi di pistola nei pressi dell’attività di famiglia, il bar Plaza in piazzetta Montecalvario, nella notte del 19 febbraio. Qualche giorno più tardi finirà in carcere l’autore materiale degli spari, Giuseppe Pazzi, 26enne dei Quartieri Spagnoli, ritenuto vicino al clan Saltalamacchia. Ma le indagini non si sono mai fermate e, nelle ultime ore, i carabinieri hanno raggiunto altri due giovani. Secondo l’accusa sono i complici di Pazzi.

I nomi

Si tratta di Luca Auletta, 25 anni, e Mario Gargiulo, detto Alfredo, di 21 anni. I due – colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Procura e disposta dal gip Fabio Lombardo – sono gravemente indiziati del reato di tentato omicidio. Le indagini dei militari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, si sono incentrate sull’analisi delle immagini di numerosi impianti di videosorveglianza, grazie alle quali è stato possibile ricostruire quanto accaduto il 19 febbraio scorso, quando, durante una lite avvenuta nei pressi del locale di Piazzetta Montecalvario, alla presenza della classica folla della movida del sabato sera, vennero esplosi due colpi d’arma da fuoco contro il 42enne Luigi Masiello, che aveva riportato gravi ferite al petto.

Il provvedimento a febbraio

Il provvedimento, eseguito ieri, va ad aggiungersi a quello già eseguito lo scorso 25 febbraio nei confronti di Pazzi, ritenuto l’esecutore materiale dell’agguato. Auletta e Gargiulo, pienamente al corrente delle intenzioni di quest’ultimo, gli avrebbero fornito supporto morale e materiale, tra le altre cose portando e, in un successivo momento occultando, l’arma utilizzata. Il 25enne e il 21enne sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale. Il provvedimento eseguito ieri è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della stessa sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome