Tentato omicidio, armi ed estorsione: trenta arresti

Il blitz all'alba nel Foggiano dopo un'attività di indagine partita nei primi mesi dello scorso anno

FOGGIA – E’ stata svolta questa mattina all’alba un’operazione congiunta tra polizia e carabinieri. Obiettivo infliggere un duro colpo ai clan mafiosi operanti nell’intero territorio foggiano. E il risultato raggiunto dalle forze dell’ordine è stato davvero importante.

L’operazione

Per questo motivo sono stati impegnati oltre duecento uomini che hanno effettuato trenta arresti nei confronti esponenti di rilievo appartenenti a famiglie della criminalità organizzata. A coordinare l’inchiesta la Direzione distrettuale antimafia di Bari mentre i soggetti coinvolti sono stati accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsioni e armi. Nello specifico le misure cautelari sono scattate nei confronti di esponenti delle famiglie Moretti, Pellegrino e Lanza e di altri legati al connubio Sinesi-Francavilla. Un’attività di indagine che ha portato agli arresti e che, secondo quanto sostenuto dagli investigatori impegnati nella vicenda, rappresenta la più importante operazioni antimafia degli ultimi anni a Foggia.

Tra i soggetti coinvolti, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine, una decina si trovano già in carcere. I reati contestati, come detto, associazione di stampo mafioso, estorsioni e anche tentato omicidio. Secondo quanto è risultato dalle indagini, i trenta indagati sarebbero i responsabili di diversi episodi di estorsione che si sono verificati nei confronti di negozianti ed imprenditori nella provincia foggiana.

Le lunghe indagini delle forze dell’ordine

Almeno negli ultimi due anni, considerando che le verifiche effettuate dalle forze dell’ordine riguardano il periodo che va dai primi mesi dello scorso anno ad oggi. E gli stessi arrestati sarebbero coinvolti nell’omicidio di Roberto Tizzano, 21enne ucciso all’interno di un bar a Foggia due anni fa. Altro particolare importante sarebbe poi relativo a presunte pressioni che esponenti delle famiglie interessate avrebbero esercitato su dirigenti del Foggia Calcio per l’ingaggio di un calciatore foggiano. Tra gli indagati anche Rodolfo Bruno, elemento di spicco della criminalità ucciso in un agguato 15 giorni fa.

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