Roma, 29 mar. (LaPresse) – “La rete jihadista smantellata con gli arresti di oggi era composta prevalentemente da tunisini, uno dei quali procurava documenti falsi per gli immigrati che sbarcavano in Italia. È evidente che il pericolo maggiore, in chiave terroristica, arriva dalla Tunisia, il Paese di Amri e della maggioranza dei radicalizzati arrestati o espulsi dall’Italia nell’ultimo biennio.
E appena pochi giorni fa la Tunisia ha concesso la grazia a 1500 criminali, molti dei quali potrebbero essere componenti di cellule jihadiste e molti dei quali potrebbero essere già sbarcati in Italia”. Lo dichiara Paolo Grimoldi, deputato della Lega e Segretario della Lega Lombarda.
A questo punto – aggiunge Grimoldi – serve un giro di vite qui, in Italia, sulla comunità tunisine, sulle loro moschee, sui loro imam, servono controlli a tappeto, bisogna sapere tutto, ma occorre anche rafforzare i controlli nelle nostre acque e iniziare a respingere i barconi provenienti dalla Tunisia.
Da inizio anno sono arrivati con i barconi quasi duemila immigrati dalla Tunisia: quanti di questi potrebbero essere soggetti radicalizzati? Dove sono finiti? Chi li sta ospitando?”.