TEVEROLA (Federica Borrelli) – Attimi di preoccupazione nel primo pomeriggio di Pasquetta. Una nube di denso fumo nero si è levata da un capannone della zona Asi di “Aversa Nord”, area industriale che abbraccia i comuni di Gricignano, Carinaro e Teverola. Questa volta, a bruciare, è stata una striscia di pannelli fotovoltaici ubicati sul tetto dell’opificio Cgt Caterpillar S.p.A, azienda specializzata nella produzione di escavatori. La scintilla esplosa sulla copertura dell’edificio si è in seguito sprigionata in un vasto incendio, visibile anche a diversa distanza, che ha allarmato i cittadini del circondario e il Sindaco della vicina Teverola, Tommaso Barbato, giunto sul luogo dell’incidente come diramato in una nota dal canale social dell’amministrazione comunale.
Vigili del fuoco in azione
L’intervento tempestivo di una squadra dei vigili del fuoco di Aversa ha impedito che il rogo si estendesse su tutta la superficie del capannone, domando nell’arco di mezz’ora le fiamme affinché non distruggessero l’intero impianto fotovoltaico o si propagassero anche negli interni della fabbrica. Di fondamentale importanza sarebbe stato il sistema antincendio attivatosi all’istante e che avrebbe aiutato i caschi rossi nell’opera di spegnimento. Non sono stati segnalati, fortunatamente, coinvolgimenti di persone datasi la chiusura della fabbrica per la festività del lunedì in Albis.
Indagini in corso
E’ presto invece per comprendere la natura dell’incendio: con qualsiasi probabilità si esclude la componente dolosa e, stando alle prime ricostruzioni, ci si starebbe orientando su una problematica tecnica ancora da stabilire con certezza. D’altra parte andranno sicuramente verificati i danni ambientali i quali, considerando la brevità del rogo e il rapido intervento con cui è stato domato, potrebbero risultare assai limitati. Un sollievo, in parte scampato, per i cittadini dei comuni che circondano l’area industriale in questione, protagonista negli anni precedenti di episodi di diversa gravità che hanno messo in allerta la qualità della salute ambientale. L’ultimo più preoccupante è avvenuto nell’estate del 2021 quando un vasto incendio divampato in un deposito di un’azienda che produce materiali plastici aveva prodotto una colonna di fumo impressionante da risultare visibile anche nel napoletano.
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