Tifoso arrestato ‘confessa’ e fa il nome di un capo ultras dell’Inter. Il legale: ha partecipato agli scontri, ma non è l’organizzatore

La decisione dell’indagato di ‘collaborare’ ha spinto quello che era il suo difensore, l’avvocato Mirko Perlino, a rinunciare all'incarico

Foto LaPresse - Alessandro Pone

MILANO – Ha parlato: uno dei tifosi arrestati ha fatto il nome del presunto ‘ispiratore’ dell’attacco ai van dei sostenitori del Napoli (clicca qui) andato in scena nel giorno di Santo Stefano.

L’interrogatorio

Al gip Guido Salvini del tribunale di Milano ha indicato il nome e cognome di uno dei capi della tifoseria organizzata dell’Inter.

La decisione dell’indagato di ‘collaborare’ ha spinto quello che era il suo difensore, l’avvocato Mirko Perlino, a rinunciare all’incarico: non può più tutelarlo. E’ stato a ‘mollare’ perché l’accusato è un altro suo assistito.

L’incidente

Il conducente del veicolo che ha travolto e ucciso Daniele Belardinelli è ancora ricercato. Al momento non si sa se l’autista fosse coinvolto negli scontri fuori allo stadio o passasse di lì per caso. Stando alla ricostruzione dell’incidente realizzata dai difensore degli indagati il suv protagonista dell’investimento era diretto verso lo stadio e non in uscita da Milano.

Al momento sono finiti in cella Simone Tira, 31enne di Quarto Cagnino, Luca Da Ros, 21enne di Porta Romana, e Francesco Baj, 31enne di Rosate

Le reazioni

MILANO (LaPresse) – “La persona che è stata nominata durante l’interrogatorio ha voluto presentarsi spontaneamente in questura”. Così l’avvocato Mirko Perlino, legale di uno dei leader dei Boys San, uno dei principali gruppi del tifo organizzato dell’Inter, parlando con i cronisti a Milano. “Ha fatto delle dichiarazioni – ha aggiunto – e ha semplicemente ammesso di aver partecipato agli scontri. Punto. Non è né l’organizzatore né tutto quello che è stato detto”. A chi gli chiedeva se ha smentito la versione di uno dei tre ultras arrestati dopo gli scontri prima di Inter-Napoli, che faceva il suo nome, l’avvocato si è limitato a dire: “Sì, esatto”. Ma verranno prese misure nei confronti del leader della curva? Perlino ha risposto: “Molto probabile, molto probabile. Stiamo aspettando le decisioni del giudice. Se ha fatto altri nomi? Assolutamente no. È stato interrogato come persona informato sui fatti e adesso vediamo che cosa succederà”. Alla domanda se il leader della curva interista era presente al momento dell’incidente che ha coinvolto Daniele Belardinelli, il legale ha replicato: “Sì, qualcosina l’ha vista, qualche descrizione l’ha data”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome