MILANO – Prosegue la salita di Cassa depositi e prestiti nel capitale di Telecom Italia. L’istituzione finanziaria controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che nelle settimane precedenti aveva reso noto di volersi portare fino al 10%, ha compiuto un nuovo passo in avanti verso l’obiettivo. Questa volta dal 5,031% al 7,1%. E’ quanto emerge da un documento depositato dalla stessa Cdp presso la Sec, l’equivalente statunitense della Consob.
Piazza Affari, Tim chiude in moderato ribasso
La Cassa possiede al momento 1.073.500.000 azioni del gruppo delle telecomunicazioni, si legge nello stesso documento, per un esborso complessivo di circa 823,9 milioni di euro. Incluse le commissioni di brokeraggio. Calcolatrice alla mano, questo significa 0,76 euro per azione, col titolo di Tim che però ha chiuso oggi – in moderato ribasso dello 0,67% – a 0,53 euro ad azione. La minusvalenza, a conti fatti, è di quasi 255 milioni di euro.
Il 29 marzo è prevista l’assemblea sul bilancio
Mentre l’azionariato si muove, si avvicina una data potenzialmente caldissima per la società delle telecomunicazioni. Quella di venerdì 29 marzo, giorno in cui si terrà l’assemblea sul bilancio. Con i soci che saranno anche chiamati a decidere in merito alla proposta di Vivendi di revocare i cinque membri della lista Elliott presenti nel consiglio di amministrazione. Tra i quali figura l’attuale presidente Fulvio Conti, che il socio francese vorrebbe rimpiazzare con cinque amministratori indipendenti.
Mario Di Mauro nuovo ad di Sparkle
Per il momento, comunque, l’unica novità in tema di top management riguarda Sparkle, la controllata al 100% che si occupa di sviluppo dei servizi wholesale internazionali. Il consiglio di amministrazione della società, annuncia una nota, ha nominato Mario Di Mauro nuovo amministratore delegato. Di Mauro lascia quindi l’incarico precedente, ricoperto proprio in Tim, di direttore Innovation e Customer Experience.