ROMA – Orgoglio, emozione e un miscuglio di gioia e ammirazione per esaltare la storia di una campionessa che ha coronato il suo sogno olimpico. Dal tenore Andrea Bocelli al governatore della Lombardia, Attilio Fontana, sono tutti fieri nel celebrare lo storico argento di Vanessa Ferrari ai Giochi di Tokyo. Per il compagno-manager, Simone Carpioli, che da sei anni condivide con la ginnasta azzurra la ‘mission’ olimpica, è la magica chiusura di un cerchio. “La medaglia rappresenta le fatiche di una donna che ha saputo stringere i denti nei momenti difficili e che non si è mai riuscita a godere niente. Ogni vittoria era uno step per fissare un altro obiettivo, fin da bambina sognava questa medaglia, è una storia pazzesca e incredibile. Ci abbiamo creduto tanto, è quel miraggio difficile da raggiungere, solo lei poteva fare una cosa del genere. È tutta sua questa medaglia. Sono illuminato da lei, è una locomotiva. Tempra bresciana? E’ una Leonessa d’Italia”, ha dichiarato il suo compagno raccontando anche come è nata questa medaglia del riscatto contro un destino beffardo che voleva ribaltare dopo il quarto posto amaro ottenuto a Rio 2016. “Durante il lock down voleva tenersi in forma il più possibile, quando c’è stata la chiusura totale abbiamo iniziato a sistemare il garage con qualche attrezzo e a gonfiare qualche materasso. Ci siamo arrangiati come potevamo. Gli facevo da personal trainer, faceva tre ore di allenamento ogni giorno e dopo il lock down era più forte di prima. Poi si è presa il Covid e gli ho costruito una trave e delle parallele usando del materiale che avevo a casa, la stavamo ristrutturando. Questo non ha interrotto il suo cammino”, ha aggiunto sottolineando come è sui dettagli che si costruisce il sogno.
Da qui la corsa verso il podio olimpico. Il tenore Bocelli, ammirato e onorato di aver visto l’azzurra esibirsi in una prova perfetta sulle note di ‘Con te partirò’, ne ha esaltato la tenacia e la forza di volontà: “Io so quanto lavoro, quanto sacrificio, quanta passione, quanto cuore ci vogliono per arrivare a un risultato come questo. E sono molto felice di aver fatto da contorno con una canzone che ho cantato a questo grandissimo successo”. Per il governatore Fontana l’impresa compiuta dalla bresciana Ferrari “vale molto di più di un argento, che già di per sé ha un significato altissimo. È la rappresentazione concreta di come la volontà e la caparbietà molto spesso nella vita ti portino a conquistare traguardi eccezionali, anche quando ormai pensi siano difficili da raggiungere”. Parole che ha rivolto al presidente del Coni, Giovanni Malagò, raggiunto telefonicamente dopo l’argento conquistato dall’azzurra per complimentarsi dell’andamento della pattuglia azzurra alle Olimpiadi. “Lo sport italiano sta andando oltre più rosea aspettativa. Bravi, anzi bravissimi. E non è ancora finita… “, ha aggiunto.
Gli applausi alla ginnasta bresciana arrivano anche dai suoi ex compagni di nazionale come Matteo Morandi, bronzo a Londra 2012 negli anelli. “Finalmente si è liberata di qualcosa che aveva dentro, ha vinto e stravinto tante competizioni, mancava solo questa medaglia. Lei caratterialmente è un toro. E’ molto determinata e oggi l’ha dimostrato, ha fatto un esercizio ancora più bello di quello delle qualificazioni. Da quel quarto posto di Rio, è nato tutto, la voglia di riscatto”, ha dichiarato l’ex azzurro che sottolinea la tenacia degli azzurri. “Lei e Tamberi più forti degli infortuni? Sì, noi forse ci mettiamo più cuore degli altri. Lo sport italiano che vince dopo il Covid? L’Italia dimostra di avere una marcia in più, c’è più inventiva e voglia di riscatto. Salta sempre una idea”. Anche quella di costruirsi una palestra sotto casa, vista Giochi.
di Luca Masotto
