Parigi – Il presidente del Comitato olimpico giapponese, Tsunekazu Takeda, è stato indagato a dicembre, a Parigi. Per “corruzione attiva” nell’inchiesta francese sull’attribuzione dei giochi olimpici di Tokyo 2020. È quanto trapela da fonti giudiziarie, che confermano così la notizia lanciata dal quotidiano ‘Le Monde’. Takeda è stato iscritto nel registro degli indagati il 10 dicembre scorso dai giudici istruttori parigini. Che da tre anni tentano di fare la luce su un pagamento sospetto di 2 milioni di euro effettuato durante la vittoriosa campagna per la candidatura giapponese, che nel 2013 ha battuto la concorrenza di Madrid e Istanbul.
Per il Cio i costi di Tokyo 2020 sono molto alti e bisogna lavorare per tagliarli
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha detto che i costi per i Giochi di Tokyo 2020 appaiono “molto alti” e che lavorerà con gli organizzatori per tagliarli. I commenti sono emersi in una riunione tra il governatore di Tokyo, Yuriko Koike, e il presidente del Cio Thomas Bach. Che ha proposto la formazione di un gruppo di lavoro composto da Tokyo, governo centrale, comitato organizzatori e Cio allo scopo di capire come evitare le spese inutili. Koike, che si è insediato ad agosto, ha ordinato una revisione delle spese olimpiche nel tentativo di tenere a freno i costi. Aumentati a 3 miliardi di yen (29 miliardi di dollari), circa quattro volte le stime iniziali fatte quando Tokyo si è assicurata l’organizzazione dell’Olimpiade.
Per questo potrebbero essere cambiare alcune sedi degli eventi, come le gare di canottaggio e canoa/kayak. Si pensa di trasferirle circa 400 km a nord di Tokyo per utilizzare le strutture esistenti ed evitare così di costruirne di nuove nella capitale. Bach non ha commentato direttamente in merito alle possibile modifiche delle sedi. Ma ha sottolineato che gli atleti devono essere la priorità nella programmazione dei Giochi. “Gli atleti sono il cuore e l’anima dei Giochi olimpici e dobbiamo rispettarli”, ha detto il numero uno del Cio.
(LaPresse/AFP)