Genova (LaPresse) – All’esito di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, la polizia di Stato ha effettuato a Genova il più ingente sequestro di eroina degli ultimi venti anni. Gli agenti della squadra mobile di Genova e dello Sco, coadiuvati dal personale delle agenzie delle dogane hanno scovato al porto di Genova, anche con l’ausilio di unità cinofile, 270 kg circa di eroina, occultati in container provenienti dall’Iran. A seguito del sequestro è stata organizzata ed eseguita la prima consegna controllata transnazionale richiesta dall’Italia. Che ha visto, con il coordinamento del Servizio di cooperazione internazionale di Polizia e di Eurojust, la collaborazione delle Forze dell’ordine e delle Autorità giudiziarie di Svizzera, Francia, Belgio ed Olanda, ove si è conclusa con l’arresto di due soggetti.
L’attività trae origine dalla condivisione di informazioni elaborate dalla Direzione centrale per i servizi antidroga e dal servizio centrale operativo della Polizia di Stato.
Ulteriori dettagli verranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 11.30 e presso la locale Procura della Repubblica.
A giugno arrestato a Genova un ragazzo che nasconde 2 etti di eroina dietro il frigorifero
La polizia di Stato di Genova ha arrestato un 32enne tunisino, pluripregiudicato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo è stato identificato da una volante dell’Upeg. Mentre transitava in via Gramsci a bordo di un’auto con altri tre connazionali. Mostrandosi un nervoso nel corso del controllo, ha destato sospetto nei poliziotti che gli hanno chiesto se avesse qualcosa da nascondere. Il 32enne ha consegnato spontaneamente circa 7 grammi di hashish e 110 euro che teneva in tasca, nascondendo un mazzo di chiavi e mentendo sull’indirizzo.
Dopo alcuni accertamenti gli agenti hanno ipotizzato che queste chiavi potessero essere di un appartamento a Certosa. Presso il quale il pusher aveva scontato in passato un periodo di arresti domiciliari. Giunti in via Brin e appurato che le chiavi aprivano quell’alloggio, si è proceduto a perquisizione. In bella vista c’era un bilancino e 170 euro. Mentre nascosto dietro la serpentina del frigorifero c’era un panetto da 2 etti circa di eroina. Il pusher è stato portato al carcere di Marassi in attesa di giudizio.