Torino, il comune risparmia 32 milioni in due anni dalla rinegoziazione dei mutui

TORINO– Approvata questa mattina dalla Giunta del Comune di Torino una delibera presentata dall’assessore al Bilancio, Sergio Rolando. Che autorizza la Città di Torino – attraverso l’adesione alle proposte avanzate a livello nazionale da Cassa Depositi e Prestiti e rivolte a tutti gli enti locali – all’avvio delle procedure finalizzate alla rinegoziazione di mutui per un importo complessivo di quasi 550 milioni di euro di capitale residuo.

L’operazione, nello specifico, riguarda la rimodulazione di mutui per circa 321 milioni di euro a tasso variabile, che verrà trasformato in fisso con percentuali tra l’1,5% e il 2%, mentre per altri mutui già a tasso fisso. Il cui valore è pari a circa 215 milioni di euro, è previsto un lieve calo del tasso. Inoltre, per 12 mutui (capitale 7,5 milioni di euro) in carico Ministero dell’Economia e della Finanze, il tasso d’intesse. Come consentito dalla Legge di Stabilità 2019, scenderà di 4 punti, passando dal 4,79% allo 0,79%.

La rinegoziazione dei mutui comporterà per l’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese fino al 2036 risparmi fino a 64 milioni di euro, di cui la metà nei prossimi due anni (16 milioni di euro nel 2020 e altrettanti nel 2021).

“Risparmi che – spiega il responsabile delle politiche di bilancio – dovranno essere utilizzati per spese in conto capitale. E destinati a far fronte agli impegni finanziari assunti dall’Amministrazione comunale. In generale per le proprie partecipate e, più in particolare, per le aziende che operano del campo del trasporto pubblico, cioè GTT e Infranto”.

(LaPresse)

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