Londra (LaPresse/AFP) – È rientrato a Londra “sano e salvo” il ricercatore universitario britannico Matthew Hedges. Ha ricevuto la condanna all’ergastolo negli Emirati Arabi Uniti il 21 novembre con l’accusa di spionaggio. E ieri è stato poi graziato ieri con effetto immediato. Lo annuncia una portavoce della famiglia. “Dopo sette mesi di detenzione, sei dei quali in isolamento, il ricercatore britannico Matthew Hedges è tornato sano e salvo a Londra. Ad accoglierlo la moglie Daniela e i membri della sua famiglia”, si legge.
Ieri la notizia della grazia con effetto immediato che ha permesso al ricercatore di scampare la morte nel paese arabo dopo le accuse di spionaggio
Hedges, 31 anni, era andato negli Emirati per realizzare delle interviste nell’ambito della sua ricerca di dottorato con l’università di Durham, nel nordest dell’Inghilterra, che verte sulla politica estera degli Emirati e sulla strategia del Paese in termini di sicurezza interna dopo le rivoluzioni della Primavera araba del 2011. Ha subito prima l’arresto il 5 maggio all’aeroporto di Dubai e poi condannato il 21 novembre all’ergastolo da un tribunale di Abu Dhabi con l’accusa di essere una spia.
Il ricercatore universitario britannico Matthew Hedges, condannato all’ergastolo negli Emirati Arabi Uniti il 21 novembre con l’accusa di spionaggio, ha ricevuto la grazia con effetto immediato. Lo riporta la Bbc.