Torre Annunziata, ucciso il nipote del boss Gallo

Torre Annunziata, ucciso il nipote del boss Gallo
Torre Annunziata, ucciso il nipote del boss Gallo

TORRE ANNUNZIATA – Ucciso a colpi di pistola davanti alla sua salumeria e sotto gli occhi di passanti e clienti. E’ accaduto attorno alle 13,15 in via Plinio (una delle strade più trafficate della città) a Torre Annunziata. A cadere sotto i colpi dei killer Raffaele Malvone, 29 anni, ritenuto vicino al clan GalloCavalieri, già condannato in passato per aver fatto parte dell’organizzazione malavitosa nell’ambito dell’inchiesta ‘Mano Nera’. 

Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia che si occupa delle indagini, due persone in sella a uno scooter gli hanno esploso contro tre colpi e poi si sono date alla fuga. L’uomo è crollato a terra in una pozza di sangue e sono stati immediatamente allertati i soccorsi. Malvone è stato caricato a bordo di un’ambulanza del 118, ma le ferite riportate erano troppo gravi ed è deceduto durante il trasporto all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Malvone, classe 1993, è stato sorpreso mentre si trovava sull’uscio della sua attività, la salumeria ‘Da Nancy’, nell’orario del passeggio domenicale dei cittadini di Torre Annunziata in quella che rappresenta una delle strade più trafficate del territorio. La camorra sceglie ancora di colpire con tanto di effetto scenico. Il 29enne era nipote di Francesco Gallo, vertice del braccio armato dei Gallo-Cavalieri, capo del gruppo che prende il nome dal suo alias, i ‘pisielli’.

Francesco Gallo

Le indagini partono dalla parentela e dalla zona di via Plinio, al rione Penniniello, l’agglomerato di palazzine popolari che arriva fino a via Settetermini. Il rione, secondo quanto emerso da recenti indagini suffragate dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, è la roccaforte del cosiddetto Quarto Sistema.
“Il boss del Quarto Sistema è Vincenzo Scarpa, detto caramella, la sua scarcerazione potrà rafforzare ulteriormente il contrasto con il clan Gionta. Non usa mezzi termini Pietro Izzo, il 46enne di Torre Annunziata ex affiliato di spicco dei valentini, soprannome dei seguaci del super boss Valentino Gionta, da quattro mesi passato nella schiera dei collaboratori di giustizia. Nei primi verbali desecretati delle dichiarazioni rilasciate alle pm Valentina Sincero e Ivana Fulco, Izzo ha spiegato all’Antimafia com’è nato il nuovo clan che ha la sua roccaforte nel rione Penniniello, complesso di palazzine popolari tra via Plinio e via Settetermini. Il gruppo criminale, da manipolo di ‘cani sciolti’, si è trasformato in un clan antagonista sia ai Gionta che ai Gallo-Cavalieri. Risale al 2020 l’ultimo agguato in via Plinio. In quella circostanza a finire nel mirino fu un esponente del clan Gallo. Il killer si finsero carabinieri per attirare l’uomo fuori casa e gli esplosero contro tre proiettili.

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