Trieste – “Nel pdl 26 sono ridefinite le misure “a regime” per la valorizzazione del patrimonio edilizio a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Viene eliminata la possibilità di eseguire, in deroga agli strumenti urbanistici, manufatti in corpo distaccato rispetto agli edifici esistenti, ma si estendono le misure a tutti gli interventi di ristrutturazione, anche a quelli con demolizione totale e ricostruzione e agli ampliamenti con sopraelevazione“.
A spiegarlo il consigliere del Friuli Venezia Giulia della Lega, Lorenzo Tosolini, a margine dell’illustrazione della proposta di legge numero 26 che indica misure urgenti per il recupero della competitività regionale, depositata dal gruppo, in IV Commissione.
“E’ pacifico – aggiunge Tosolini – che dove impedisco di sopraelevare ammettendo ampliamenti con nuovi corpi di fabbrica, il terreno circostante l’edificio esistente sarà ridotto o addirittura eliminato.
“Con queste misure non sarà possibile dare nuova vita a edifici che non risultano più adatti”
Invertire la tendenza dell’abbandono dei nostri centri storici, per tali motivi il bonus volumetrico di 200 mc è sostituito dalla quota percentuale del 50% rispetto al volume o alla superficie esistenti “, conclude l’esponente del Carroccio.