ROMA – Trafficavano hashish proveniente dal Sudamerica: due arresti. Militari del comando provinciale della guardia di finanza di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due trafficanti romani. Coinvolti nella distribuzione all’ingrosso di ingenti partite di hashish provenienti dall’estero.
La vicenda prende le mosse dal monitoraggio del pregiudicato Silvano Mandolesi. Coinvolto – e arrestato lo scorso gennaio – nelle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina in relazione al tentativo di importazione dal Sud-America. Da parte di un’organizzazione criminale riconducibile a Salvatore Casamonica, di 7 tonnellate di cocaina destinate alle piazze di spaccio di Roma e Napoli.
In quel contesto era emerso che infatti Mandolesi gestiva, in maniera autonoma, il commercio di hashish sul mercato clandestino della Capitale.
In particolare, nel luglio del 2018, i finanzieri del Gico erano riusciti a intercettare e sequestrare circa 440 kg di hashish. Occultati infatti all’interno di un villino sito nella zona dei Castelli Romani e in uso al pregiudicato, arrestato in flagranza di reato.
I successivi approfondimenti, eseguiti partendo dall’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione, hanno consentito di identificare i suoi complici, destinatari del provvedimento cautelare. Questi ultimi, due fratelli originari del quartiere di San Basilio – Marco (classe 1990) e Valerio Laurini (classe 1987) – sono già noti alle Forze dell’ordine perché colpiti da Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive).
(LaPresse)