ORVIETO – Un uomo di 66 anni, impiegato civile dell’Aeronautica, avrebbe ucciso la moglie e la figlia 34enne prima di togliersi la vita. La tragedia familiare è accaduta a Orvieto nel pomeriggio di ieri. La terribile scoperta è stata fatta dal fratello dell’assassino, il quale non riusciva a mettersi in contatto con la famiglia.
Orvieto, la dinamica della tragedia
I corpi sono stati trovati ciascuno in stanze diverse. Gli investigatori hanno subito pensato all’ipotesi di omicidio-suicidio, poiché accanto al corpo dell’uomo è stata trovata un’arma. Probabilmente quella utilizzata per compiere la strage.
Stando a una primissima ricostruzione della dinamica, il 66enne avrebbe ammazzato la moglie e la figlia con un colpo di fucile al volto. Dopodiché si sarebbe quindi ucciso sparandosi con la stessa arma alla testa. E’ accaduto nel pieno centro cittadino, a pochi passi dalla caserma di via Roma.
Il 66enne era in possesso di fucili in quanto grande appassionato di caccia. Era cavaliere della Repubblica Italiana con alle spalle una lunga carriera militare.
Le vittime: la figlia 34enne lavorava tra musei e associazioni di volontariato
Anche la moglie assassinata era in pensione. La figlia di 34 anni, invece, lavorava per una cooperativa di Orvieto che gestisce alcuni musei cittadini. Era inoltre conosciuta in città per il suo impegno in alcune associazioni di volontariato locali.
Stando alle notizie trapelate, sembra che l’uomo nell’ultimo periodo soffrisse di disturbi psichici. Sul caso sono a lavoro i carabinieri, coordinati dalla Procura di Terni.