Trapani, scoperto un giro di fatture false: imprenditore evade imposte per 1,4 milioni

Scoperte anche diverse persone che lavorano a nero

Guardia di Finanza
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

Trapani (LaPresse) – La guardia di finanza di Castelvetrano ha eseguito un’ordinanza di obbligo di dimora e di sequestro preventivo. Nei confronti di un imprenditore di Castelvetrano cinese titolare di una ditta che gestiva un grande magazzino di prodotti cinesi. L’uomo è stato denunciato in seguito ad una verifica fiscale per aver sottratto all’Erario imposte per oltre 1,4 milioni di euro. L’imprenditore si è avvalso di un sistema di frode fiscale. Connesso all’utilizzo di numerosissime fatture per operazioni inesistenti. Sono state emesse da 31 imprese ‘fantasma’. Con sedi nei principali poli commerciali italiani, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Prato.

Oltre 1100, infatti, sono i documenti falsi prodotti dalle cartiere e individuati dai finanzieri nella contabilità della ditta individuale. Questa, registrando costi fittizi, ha potuto abbattere i grossi utili conseguiti nell’esercizio dell’attività commerciale. Per l’anno d’imposta 2015, inoltre, l’imprenditore ha omesso completamente la presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie occultando all’Erario redditi per oltre 1,7 milioni di euro. Il sistema fraudolento e le plurime condotte evasive hanno consentito all’impresa di azzerare completamente le imposte da versare all’Erario.

Scoperte anche diverse persone che lavorano a nero

In nero anche la manodopera. All’interno dell’area commerciale di oltre 2.100 metri quadrati, infatti, i finanzieri hanno individuato 4 commessi privi di contratto di lavoro. Mentre altri 7 ne erano stati scoperti in precedenti controlli ispettivi. In tutto sono 32 le persone denunciate a vario titolo per emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Ed ance dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture false, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie ai fini dell’IVA e delle imposte sui redditi.

Il giudice ha disposto l’obbligo di dimora per l’imprenditore beneficiario della frode fiscale. Ed il sequestro di denaro, beni e ogni altra utilità allo stesso riconducibili fino alla somma di 1.473.801,43 euro. Tra i beni sottoposti a sequestro dai finanzieri vi è la stessa azienda. La cui gestione era stata formalmente affidata ai familiari del principale indagato per mezzo di una società a responsabilità limitata. Le quote sociali di quest’ultima e l’intero compendio aziendale saranno invece ora gestiti da un amministratore giudiziario.

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