Si è tenuto ieri a Napoli l’incontro dell’associazione radicale “Per la Grande Napoli” dedicato al tema del trattamento sanitario obbligatorio e della riforma proposta dai Radicali italiani, dopo la sentenza della Corte di Cassazione sul caso Mastrogiovanni.
La storia di Mastrogiovanni
Francesco Mastrogiovanni, 59 anni, era un maestro di Matematica alle Elementari di Pollica. Fu sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio nel 2009 presso una struttura di Vallo della Lucania. Lì fu sottoposto a cura farmacologica, legato al letto per 81 ore di seguito senza cibo né acqua, sotto gli occhi di medici e infermieri che lo lasciarono morire tra sofferenze atroci.
Una lunga agonia
Nessuno ascoltò le sue disperate grida di aiuto, né lo aiutò a nutrirsi e a liberarsi, nonostante lui abbia lottato fino alla fine. Dalla tragedia scaturì un processo che ha portato alla condanna definitiva di 6 medici e undici infermieri. Ma anche un dibattito sul trattamento dei disturbi mentali, sulla normativa vigente e sui fondamenti scientifici della psichiatria.
L’incontro dei Radicali
Il dibattito di ieri, ripreso dalle telecamere di Radio Radicale (lo si può seguire a questo link), è stato moderato dal direttore editoriale di Cronachedi.it Ugo Clemente. Intervenuti Michele Capano (Comitato Radicali Italiani e legale di parte civile nel processo), Giuseppe Ortano (psichiatra consulente del pm) e Giuseppe Nardini (psichiatra radicale).
Poi è stata la volta di Enrico De Notaris, psichiatra e membro della Consulta del Comune di Napoli per la Salute e Rosa Criscuolo, tesoriere di “Per la Grande Napoli”. Presenti anche il presidente dell’associazione Roberto Gaudioso, il segretario Lorenzo Mineo e Giuseppe Alterio, presidente della Cellula Coscioni Napoli. In conclusione hanno raccontato la loro esperienza Luca Trimarchi, Osvaldo Esposito e Sandro Riccio. Ricordato anche la figura di Aldo Loris Rossi, urbanista e già presidente dell’associazione Per la Grande Napoli, recentemente scomparso.
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