TRENTO – Trento, sfida con mazza e punteruolo fuori scuola: denunciati due 17enni. Se le erano promesse da un po’ di giorni e ieri hanno regolato i loro conti. Lo hanno fatto nelle adiacenze della scuola a Cles, in provincia di Trento, durante la ricreazione del pomeriggio, davanti ai loro compagni. La ‘sfida’ era stata lanciata qualche ora prima da uno dei due, tramite social network. L’altro l’aveva raccolta e, nell’ora stabilita, si era fatto trovare pronto.
I protagonisti, che quest’anno compiranno 18 anni e frequentano due diversi istituti superiori, si sono appartati per affrontarsi impugnando, rispettivamente, una mazza da baseball ed un punteruolo. Nella contesa l’ha spuntata il primo, il quale è riuscito ad assestare sul corpo del contendente alcuni colpi, bastonate che hanno finito per fratturargli il gomito (il ragazzo ne avrà per almeno trenta giorni). È stato il tempestivo allarme lanciato da alcuni alunni e l’intervento degli insegnanti ad evitare che la disputa potesse avere più serie conseguenze. I due sono stati denunciati.
Immediato l’intervento dei carabinieri
Immediata la segnalazione al 112 e l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Cles. Quando hanno raggiunto al scuola, però, i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno trovato soltanto il ragazzo ferito. L’altro, che si era rapidamente allontanato, è stato rintracciato più tardi. I militari hanno sequestrato punteruolo e mazza da baseball che, per la violenza dei colpi, si era spaccata in due parti. Adesso indagano (ieri sono stati sentiti alcuni testimoni dei fatti) per stabilire se si è arrivati a tanto per uno sguardo di troppo a una ragazzina contesa o per altre ragioni.
Le conseguenze saranno serie: i due – che ieri sono rimasti in caserma a lungo insieme ai genitori, ai quali sono stati affidati – dovranno rispondere, rispettivamente, di lesione personale aggravata e di minaccia e porto abusivo di arma od oggetto atto ad offendere. Questo al di là del risarcimento del danno per la lesione personale che riguarderà soltanto uno dei due.
(LaPresse)