TRENTOLA DUCENTA – La Procura di Napoli Nord accende i riflettori su tre appalti del Comune: martedì scorso i carabinieri della stazione locale, supportati dai colleghi della Compagnia di Aversa, si erano presentati in Municipio proprio per acquisire la documentazione relativa a questi lavori. Una visita di cui avevamo già dato notizia, ma ora possiamo tracciare con maggiore precisione l’obiettivo di quell’accesso: i militari erano stati incaricati dai pm normanni di ritirare gli atti relativi a interventi di messa in sicurezza del territorio. Quali? Il primo riguarda la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico di via Roma: un’opera da 829mila euro affidata alla ditta Limar. Il secondo, invece, è relativo alle strade Calessieri e Vittorio Veneto: l’importo, stavolta, è di qualche migliaio di euro in più (si arriva agli 833mila) e i lavori sono stati assegnati alla società La Fortuna.
Terzo e ultimo, le vie Giorgia e Firenze, per un importo di 829mila euro e assegnati alla Fast Appalti. Possiamo dire, quindi, che i militari dell’Arma, su delega della Procura, guidata da Annamaria Lucchetta, hanno chiesto e ottenuto dall’ufficio Lavori pubblici la documentazione relativa a questi tre interventi, affidati nel 2024 e dal valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Logicamente, l’attività investigativa potrà anche far emergere che le procedure siano regolari, non tracciando alcuna criticità. Del resto, è una fase embrionale dell’inchiesta, e quindi l’esito di ciò che produrrà è impossibile ora da tracciare (prematuro anche parlare dei soggetti indagati).
Ad ogni modo, la Procura – in base agli elementi che ha già in possesso – ha percepito l’esigenza di avviare un’inchiesta che interessa il Comune di Trentola Ducenta, puntando a far luce su questi lavori indicati a tutela di cittadini, imprese, tecnici e anche degli amministratori che guidano il Municipio. Dopo il blitz, il sindaco Michele Apicella (che, per quanto ci risulta, non è coinvolto nell’indagine) intervenne
evidenziando che c’era massi- ma disponibilità degli uffici, sua e degli altri amministra- tori, a collaborare, a fornire tutti gli atti richiesti. Il primo cittadino, mostrando totale fiducia nell’autorità giudiziaria, legò quei controlli anche ai continui esposti che venivano presentati (probabilmente da avversari politici) per indicare presunte irregolarità nell’operato dell’amministrazione. Proprio in quel frangente, mentre i militari chiedevano gli atti nell’ufficio Lavori pubblici, Apicella fu travolto da un violento scontro verbale con un dipendente, che rese necessario l’intervento dei militari dell’Arma e anche dei sanitari del 118.