TREVISO – Circoscritto il focolaio di Tbc scoppiato in una scuola di Treviso nelle scorse settimane una maestra ha contagiato 21 bambini su 22 e alcuni del personale della scuola.
Il caso
Tutto e’ nato per la diagnosi fatta ad un bambino in una classe elementare. I medici hanno intuito che l’origine poteva essere un adulto. “’La metà dei circa 4mila casi l’anno in Italia di Tbc ha spiegato Gianni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità andato nella Asl Veneta per verificare la situazione – sono fra anziani che sono venuti a contatto con la malattia in passato e che si ammalano in età avanzata quando il loro sistema immunitario si indebolisce”
Tbc, batterio letale
La Asl ha condotto il test per verificare la presenza del batterio che provoca la malattia su circa 800 persone. Il focolaio è stato circoscritto e Rezza dopo la verifica nella Asl veneta ha rassicurato sulla situazione che appare al momento pienamente sotto controllo. La maestra, essendo una fumatrice, aveva sottovalutato i sintomi: la tosse persistenze, il dimagrimento e alcune linee di febbre.
Grillo: tutto sotto controllo
Anche la ministra della Salute, Giulia Grillo, assicura che la situazione “è sotto controllo ed è assolutamente circoscritta”. E spiega di essere in costante contatto con gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità che si sono recati di persona nella azienda sanitaria veneta per verificare che tutto sia gestito nel migliore dei modi. “Non c’è ragione di preoccupazioni irrazionali – ha continuato Grillo – perché tutte le misure di controllo e prevenzione sono state tempestivamente attuate dalla Ulss e monitorate dall’Iss. Dalle analisi è emerso che l’insegnante era entrata in contatto con la malattia molti anni fa ed era rimasta latente nell’organismo. Ringrazio tutti gli operatori sanitari che hanno messo in atto ogni misura necessaria per fermare il contagio e assicurare la più efficace profilassi. Questa è la forza del nostro Servizio sanitario nazionale, questa è la sanità che dobbiamo difendere e valorizzare”.
Il precedente
Lo scorso marzo a Torino è morto per tubercolosi uno studente di 19 anni, matricola del Politecnico di Torino. Il giovane era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Amedeo di Savoia e non è riuscito a superare la malattia. Originario dello Sri Lanka, è probabile che avesse contratto la malattia nel suo Paese d’origine e che si sia rivolto troppo tardi ai medici per le cure del caso.
I dati
Attualmente l’incidenza della tubercolosi, in Italia è bassa. In base ai dati forniti in occasione del Tb Day 2019, dal 2012 al 2016 il tasso è diminuito dell’1,8% ogni anno e attualmente si assesta a 7,4 casi ogni centomila abitanti, con un tasso di mortalità dello 0,7%. Dal 2009 si è però verificato un costante aumento della proporzione di casi notificati tra cittadini nati all’estero.