AVERSA – Il tribunale di Aversa sta affrontando una serie di gravi disfunzioni e carenze che stanno mettendo a dura prova il personale e compromettendo il regolare svolgimento delle attività. La mancanza di risorse, la discriminazione tra dipendenti a tempo indeterminato e determinato e la carenza di strutture idonee stanno creando disagi significativi all’interno dell’organizzazione. Le principali problematiche che affliggono il tribunale mettono in luce gli effetti negativi che tali condizioni hanno sulla qualità e l’efficienza del sistema giudiziario. Una delle sfide più rilevanti che il tribunale di “Napoli Nord” deve affrontare è la carenza di personale e di strutture adeguate. Il personale è sottodimensionato rispetto al carico di lavoro richiesto, il che crea un ambiente estremamente stressante e difficoltà nel rispettare le scadenze processuali. La sicurezza delle persone e dei beni all’interno del tribunale è gravemente compromessa. Un dipendente dell’Ufficio per il processo ha subito il furto della propria auto, mettendo in luce le carenze nella sorveglianza e nella sicurezza nei pressi del Palazzo di giustizia. Le condizioni di lavoro all’interno del tribunale di Aversa sono estremamente difficili. Aule ed uffici sono privi di aria condizionata, rendendo l’ambiente poco salubre e poco adatto per svolgere le attività lavorative in modo efficiente. Inoltre, la mancanza di una sala mensa o di un’area attrezzata per il pranzo costringe i dipendenti a consumare il pasto sulle scrivanie, tra i fascicoli e i documenti di lavoro. Il carico di lavoro, secondo i dipendenti, è eccessivo e mal distribuito all’interno del tribunale. La gestione giudice/dipendente è sproporzionata, con un numero insufficiente di dipendenti rispetto al numero di casi da trattare. Ciò ha conseguenze dirette sulla qualità dei processi e sulla celerità delle decisioni, spingendo alla costante rinuncia dei processi fino a maggio del 2025. Le disfunzioni organizzative sono ulteriormente evidenziate da casi in cui un cancelliere viene incaricato di svolgere compiti al di fuori delle sue mansioni e, addirittura, in spazi inadeguati come un corridoio accanto al banchetto degli alunni della primaria del ’48, vicino al bagno. Questa situazione non solo è umiliante per il dipendente coinvolto, ma compromette anche la riservatezza e la dignità del lavoro svolto. A causa della mancanza di spazi adeguati, molti dipendenti del tribunale sono costretti a lavorare senza una scrivania dedicata. Questo non solo rende difficile l’organizzazione del lavoro e la gestione dei documenti, ma può anche avere un impatto negativo sulla produttività e sulla concentrazione dei dipendenti. In un ambiente di lavoro già stressante e sovraccarico, lavorare senza scrivania rappresenta un ulteriore ostacolo per svolgere le attività in modo efficiente ed efficace. Tutte queste carenze e disfunzioni hanno un impatto significativo sulla regolare conduzione dei processi giudiziari. I ritardi causati dalla mancanza di personale, dalla mancanza di spazi adeguati e dalle condizioni di lavoro precarie hanno portato a una drammatica congestione del sistema giudiziario. Il rinviare i processi fino a maggio del 2025 rappresenta una vera e propria emergenza, poiché impedisce ai cittadini di ottenere una giustizia tempestiva e di qualità. La situazione all’interno del tribunale “Napoli Nord” richiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti. E’ fondamentale aumentare il personale, garantire condizioni di lavoro adeguate e sicure, nonché fornire le risorse necessarie per il corretto funzionamento dell’organizzazione. Queste misure sono essenziali per garantire l’efficienza e l’efficacia del sistema giudiziario, nonché per salvaguardare i diritti e la dignità dei dipendenti. Solo attraverso investimenti adeguati e un impegno costante sarà possibile superare gli attuali disagi e ripristinare un tribunale funzionante e rispettoso delle norme e dei diritti di tutti gli attori coinvolti.
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