Francia, altra notte di scontri: quasi mille arresti in tutto il Paese

Sale a 994 persone il bilancio degli arresti effettuati in durante la quarta notte di proteste in Francia a seguito degli scontri che si sono verificati nelle strade dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto durante un controllo. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, stando a quanto riportano i media francesi. Darmanin ha anche riferito che le violenze sono state di “intensità molto inferiore” rispetto alla notte precedente e ha riferito di “dipartimenti estremamente calmi” nell’Île-de-France. Darmanin si è recato in visita alla polizia e ai gendarmi a Mantes-la-Jolie, nel dipartimento degli Yvelines nella regione dell’Île-de-France.

Inoltre, 79 agenti sono stati feriti e 1.350 veicoli bruciati. Si contano poi 2.560 incendi su strade e 234 edifici bruciati o danneggiati. Sono state infine presi di mira 31 commissariati, 16 stazioni di polizia municipale e 11 caserme della gendarmeria.

Stando agli ultimi bilanci, a Marsiglia è stata ancora una volta teatro di scontri e scene di saccheggi nella notte da venerdì a sabato. Sono state arrestate 95 persone. A Lione, invece, stando a quanto riferito dalla prefettura, sono state arrestate 58 persone e almeno 12 sono rimaste ferite.

Salvini: “Risultato errori su immigrazione e permissivismo”
“Risultato di anni di errori e follie ideologiche in tema di immigrazione, soprattutto islamica, di permissivismo giudiziario, di banlieue in mano alla criminalità, di tolleranza verso comportamenti inaccettabili”. Lo scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, in merito agli scontri in Francia, in seguito all’uccisione di un ragazzo di 17 anni, Nahel, da parte di un poliziotto.”Scene e scenari intollerabili in un Paese occidentale, nel cuore della società europea – dice – Siamo in Occidente o all’inferno? Dalla Francia arrivano immagini devastanti”.”Cordoglio e preghiere per il ragazzo ucciso, spero che l’agente che ha sbagliato venga giudicato senza sconti – afferma – Ma nulla può giustificare la guerriglia urbana, l’aggressione alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco, l’attacco ai municipi, l’incendio di scuole e autobus, il saccheggio dei negozi”. “Una spirale di violenza alimentata anche dalla solita, estrema, vigliacca sinistra“, conclude.

LaPresse

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